ELETTRICA A due ruote
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ELETTRICA A due ruote

ELETTRICA A due ruote

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Siamo nel 2030, e la città è Shanghai, la megalopoli che meglio si presta ad ospitare il futuro visto lo sviluppo a dir poco esponenziale che ha subito a partire dall'inizio del terzo millennio. Basta premere un pulsante per richiamare la propria auto, ma sarebbe meglio chiamarla veicolo per la mobilità individuale, fino al 47º piano del grattacielo dove abitiamo, aprire la finestra e, una volta al volante, farsi portare al piano terra, pronti a partire per raggiungere la meta prefissata. Il veicolo potrebbe essere l'EN-V (che sta per Electric Networked-Vehicle). I comandi a bordo ci sono, ma è più confortevole lasciarsi portare dal veicolo totalmente elettrico a due ruote parallele realizzato da Gm in joint con la cinese Saic. Salta le code, si aggancia ad altri veicoli simili, interagisce con le infrastrutture, viaggia alla massima velocità in tutta sicurezza e con incidenti zero.
È solo un assaggio di quello che tra venti anni potrebbe essere realtà. Ma il veicolo, l'EN-V esiste e lo abbiamo provato all'Expo di Shanghai. La tecnologia di base riprende quella del Puma (Personal Urban Mobility and Accessibility), sviluppato sul Segway. «EN-V reinventa l'automobile, creando un nuovo dna del veicolo con un mix di elettrificazione e connettività. Fornisce una soluzione ideale per la mobilità urbana: libero dal petrolio e dalle emissioni, liberi da congestione e incidenti», afferma Kevin Wale, presidente e ad di Gm China.
Da qui al 2030 l'auto elettrica farà concreti passi avanti. Per arrivare a un consistente parco di veicoli a zero emissioni la strada è obbligata, e passa attraverso l'evoluzione delle attuali auto ibride che diverranno plug-in come la Toyota Prius Phev, che può percorrere in solo elettrico fino a circa 20 chilometri ricaricandosi in un'ora e mezza. Uno step superiore è rappresentato dalla Chevrolet Volt e dall'Opel Ampera, entrambe basate sulla tecnologia Voltec di GM, pronte per la vendita nel corso del 2011 (si veda box in pagina). Tra le prime vetture elettriche in commercio vedremo la Peugeot iOn, basata come la Citroen C-Zero sulla tecnologia della Mitsubishi i-MiEV, già alla fine di quest'anno nelle concessionarie, mentre nel 2011 la "flotta elettrica" si infoltirà con i modelli Fluence ZE e Be Bop ZE di Renault, la Leaf di Nissan, la Smart ED di Mercedes, e tanti altri.
Ma se le auto sono pronte, non si può dire lo stesso delle batterie. Dimenticate le obsolete al piombo-acido, e archiviate quelle al Ni-Cd, attualmente in circolazione ci sono le Zebra impiegate prevalentemente per uso industriale perché più economiche prodotte pure dalla italiana Fiamm, quelle al nichel metallo idruro, utilizzate dalla Prius, o quelle agli ioni di litio impiegate sulla maggioranza delle auto elettriche. Le batterie attuali hanno una densità energetica tra i 50-80 Wh al kg. Questo oggi è ancora il punto nodale dell'auto elettrica. In pochi anni lo sviluppo è stato rapido, e in Gm valutano che entro cinque anni raggiungeranno un'efficienza doppia con un abbattimento dei costi del 50 per cento. Ma l'obiettivo finale è la batteria chimica litio-fluoro che ha una potenzialità di 6.100 Wh al kg, ma non sarà pronta prima del 2030. In fase ancora sperimentale sono ancora le litio ione polimero, le zinco-aria, la Stair (St Andrews Air) alimentata ad aria e mille altre tipologie, tutte votate ad innalzare verticalmente l'efficienza. Se ce la faranno le batterie, allora l'auto elettrica potrà decollare.
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23/09/2010
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