Pechino, 15 feb. - L'Anno della Tigre è iniziato: mentre domenica scorsa si compiva l'ultimo atto della più imponente migrazione del pianeta - si stima che quest'anno siano stati 210 milioni i cinesi che si sono messi in viaggio per raggiungere le famiglie, circa 9 milioni in più dell'anno scorso - da un capo all'altro delle città cinesi si festeggiava con parate, spettacolari fuochi artificiali e, soprattutto al nord, fumanti piatti di jiaozi, i ravioli al vapore. Al Tempio della Terra, nel parco Ritan, nel centro di Pechino, per tutta la giornata di domenica centinaia di volontari si sono esibiti in coloratissime danze tradizionali per festeggiare il nuovo anno; la polizia, inoltre, ha aumentato i controlli sui fuochi d'artificio, che l'anno scorso causarono un rovinoso incendio che distrusse il Mandarin Capital Hotel, un nuovo albergo di 44 piani, appena qualche settimana prima dell'inaugurazione. Ma il Capodanno Cinese, basato su un calendario lunare che ne sposta la data ogni anno, situandola sempre tra gennaio e febbraio, viene ormai celebrato in tutto il mondo: le comunità dei cinesi della diaspora hanno dato vita a esibizioni da Londra a Parigi, da New York a Roma, dove i festeggiamenti si sono svolti al parco del Pigneto.Quanto ruggirà l'economia cinese nell'Anno della Tigre? "Nel 2010 la Cina dovrà affrontare una situazione ancora più complicata, sia in patria che all'estero – aveva dichiarato a gennaio il premier Wen Jiabao – e le priorità sono ancora lo sviluppo economico e degli sforzi ancora maggiori per contrastare la crisi globale". Pechino, nell'anno della grande crisi, è riuscita a raggiungere una crescita economica dell'8.7%, un risultato ritenuto estremamente complesso da raggiungere per un'economia così legata alle esportazioni, in calo in tutto il mondo. Alla base del successo c'è stato il pacchetto di stimoli all'economia da 4mila miliardi di yuan varato dal governo nel novembre del 2008 e l'enorme massa di credito erogata dalle banche che ha totalizzato la cifra record di 9600 miliardi di yuan (circa 960 miliardi di euro). Adesso, i pericoli da scongiurare si chiamano inflazione e crediti inesigibili, come anche i possibili rischi connessi allo scoppio di bolle speculative nel mercato immobiliare e in quello azionario. Ma le preoccupazioni sono rimandate a dopo le feste: i festeggiamenti per il Capodanno Cinese si protrarranno per l'intera settimana.