DOMANDE & RISPOSTE
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DOMANDE & RISPOSTE
Che cosa comporta la legge Ue sulla carbon tax imposta alle compagnie aeree?
Comporta, a partire dallo scorso 1° gennaio, l'acquisto da parte delle compagnie di speciali diritti a fronte dell'emissione di anidride carbonica dei loro aerei. Chi inquina di più paga di più, chi adotta standard energetici più efficienti (e dunque meno inquinanti) e si ritrova con un eccesso di diritti li può vendere sul mercato Ets (Emission trading scheme). Per il primo anno, l'85% dei diritti viene assegnato gratuitamente.
Perché la Cina si oppone alla normativa?
Pechino ha parlato di «ingiusto provvedimento unilaterale». La China air transport association sostiene che l'osservanza della legge graverebbe sulle aerolinee per un costo aggiuntivo annuo di 800 milioni di yuan (97 milioni di euro), cifra che si quaduplicherebbe di qui al 2020. Un esborso considerato inaccettabile dal Governo cinese.
Che cosa succederà adesso a Pechino?
Chi non si adegua alla normativa sarà colpito da sanzioni: 100 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica priva di diritto di emissione. Se la condizione di "torto" delle compagnie perdurasse, la Ue avrebbe il diritto di vietare loro l'accesso agli aeroporti dell'Unione. Finora hanno protestato contro la legge anche Stati Uniti, India e Canada. Le compagnie aeree avranno comunque tempo fino al 30 aprile del 2013 per regolarizzare la loro posizione
Che ricadute ci saranno sui prezzi dei biglietti?
Si prevede un aumento dei prezzi tra i 2 e i 12 euro a biglietto, a seconda della tratta e dell'efficienza energetica dell'aereo.

07/02/2012
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