Roma, 22 mar.- Anche Dolce e Gabbana cedono al fascino del Dragone e puntano verso Oriente. "Alcuni europei pensano che la Cina sia sempre sinonimo di scarsa qualità, ma noi qui vediamo l'eccentricità" ha spiegato Domenico Dolce agli oltre 300 aspiranti stilisti che hanno raggiunto il duo alla Central Accademy of Fine Art di Pechino. E' proprio nelle eccentriche megalopoli cinesi che i due designer hanno intenzione di rafforzare la loro presenza, aprendo 15 nuovi punti vendita in tutto il Paese che andranno a sommarsi ai 26 già esistenti. Una mossa che va di pari passo con la crescita della classe media i cui rapprestanti sono sempre più attratti da quelli che vengono definiti beni di lusso.
Penna e taccuino alla mano, i giovani designer cinesi hanno avuto un unico obiettivo: 'rubare' tutti i segreti della celebre maison che solo lo scorso anno ha incassato oltre 1,5 miliardi di dollari. In che modo? E' ancora Dolce a spiegarlo: "La moda deve diventare il vostro amore. Guardatemi, io sono il sacerdote del mondo del fashion: non ho un fidanzato, un marito, una famiglia. Sono devoto alla moda". L'adorazione dei cinesi nei confronti del celebre marchio italiano sembra essere ricambiata, tanto che gli stessi stilisti hanno ammesso di essere alla ricerca di nuovi talenti provenienti dal Paesi di Mezzo. Una strada già imboccata a Milano dove lo scorso settembre i due designer hanno aperto Spiga2, boutique che offre capi di abbigliamento di stilisti internazionali emergenti, tra cui spicca il nome di Lu Kun, shanghaiese di nascita. Dopo essere stato decretato il miglior stilista del 2004 dalla Shanghai Fashion Federation, Lu si è ritrovato catapultato sulle passerelle di tutto il mondo, prime fra tutte quelle della settimana della moda di New York.
Dolce e Gabbana non sono comunque i primi stilisti italiani ad essersi accorti delle potenzialità del mercato cinese della moda. Prima di loro, Elio Fiorucci aveva dichiarato mesi fa che tra qualche tempo la Cina rivestirà un ruolo sempre più importante. "Gli stilisti cinesi hanno un ottimo senso dell'estetica, nonché uno spiccato talento. Sentiremo parlare molto di loro".
di Sonia Montrella
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