Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 13 ott. - La più grande centrale idroelettrica del Tibet è oggi operativa e connessa alle rete in tutte e sei le unità. Lo ha reso noto oggi il China Gezhouba Group, l'azienda cinese che ha lavorato al progetto. L'impianto è collocato sul fiume Yarlung nella prefettura tibetana di Shannan, a circa 140 chilometri da Lhasa, e produce 2,5 miliardi di chilowatt/ora di elettricità all'anno. La centrale di Zam servirà a ridurre la carenza di energia elettrica nelle aree centrali della regione autonoma cinese, e nei casi di surplus di produzione, parte dell'energia prodotta verrà convogliata anche nella confinante provincia del Qinghai, tra le più arretrate di tutta la Cina, secondo quanto reso noto dalla stessa Gezhouba.
I lavori di realizzazione dell'impianto erano cominciati nel novembre scorso e a gestire la nuova centrale sarà il gruppo Huaneng.
L'investimento totale è stato di 9,6 miliardi di yuan, pari a 1,5 miliardi di dollari. La centrale di Zam è parte di un progetto più vasto che comprende altre installazioni lungo il fiume Yarlung, un affluente dello Yangtze che sono in parte già state costruite o che verranno costruite in futuro per portare l'elettricità nelle aree sud-occidentali della Cina. Nell'agosto scorso, la National Energy Administration, l'ente che regola l'energia cinese, aveva annunciato di avere quasi terminato i lavori di copertura su tutto il territorio nazionale di energia elettrica. A rimanere esclusi erano ancora proprio alcune popolazioni del Qinghai: con la connessione alla rete di distribuzione nazionale, la Cina punta anche a fare crescere l'economia nelle aree più impervie del Paese e contemporaneamente procedere anche ai lavori di ammodernamento delle infrastrutture energetiche.
13 OTTOBRE 2015
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