Pechino, 25 set. - Sempre più voci si levano in Cina a denuncia del crescente tasso di disoccupazione non tanto come problema economico, quanto come fatto politico e sociale che potrebbe avere ripercussioni catastrofiche sul sistema. L'analisi degli economisti che osano sfidare la propaganda ufficiale parte dalle statistiche: i dati sulla disoccupazione sono errati, modificati a piacimento e poggiano su basi inadeguate.
"Se si dovesse affiancare alle statistiche cinesi il metodo di conteggio internazionale avremmo in Cina una disoccupazione generale, ciò che comprenda aree rurali e urbane, di più del 27%". E' l'allarme che lancia il professor Zeng Xiangquan, direttore dell'Istituto di studi sul lavoro all'Università del Popolo e membro della commissione per l'inchiesta sul tasso di disoccupazione presso l'Ufficio Nazionale delle Statistiche. Secondo Zeng la Cina adotta dei sistemi di calcolo inefficienti che stravolgono l'effettiva situazione del paese per mostrarla sotto una luce più positiva.
Alla fine del 2008 l'Accademia delle Scienze sociali (CASS) aveva diffuso, nell'annuale Libro Blu sullo stato della società cinese, un'elaborazione del tasso di disoccupazione urbana pari al 9,6% per quell'anno, ben al di sopra della soglia d'allarme internazionale del 7%. Soltanto all'inizio del 2009 le cifre ufficiali del Ministero delle Risorse e Sicurezza Sociale hanno riportato i conteggi nei binari: ufficialmente la disoccupazione urbana nel 2008 è stata del 4,2%, di gran lunga meno allarmante della CASS. Il problema, per Zeng, è in maggior parte imputabile al metodo: il tasso di disoccupazione cinese prende in considerazione soltanto la disoccupazione urbana, lasciando a margine quel 70% della popolazione che vive nelle aree rurali e i 130 milioni di lavoratori migranti che affollano fabbriche e cantieri nelle aree più produttive. Dal 2005 l'Ufficio Nazionale delle Statistiche, in cui lavora Zeng, ha annunciato di voler mettere a punto un nuovo metodo di computo, ma i risultati delle 7 indagini che sono state condotte sulla disoccupazione sono sempre rimasti segreti. "In realtà negli ultimi tre anni il tasso di disoccupazione in Cina ha superato il 20%", provoca il professore.