Deficit cinese record e l'economia traballa
Quello che più preoccupa è il nuovo calo dell'export, sceso del 27% rispetto a gennaio e salito "solo" del 4% su base annua (dato depurato dai fattori stagionali). Quello di ieri è solo l'ultimo segnale di raffreddamento dell'economia cinese. Prima sono arrivati il crollo dell'inflazione, la revisione al ribasso dell'obiettivo ufficiale di crescita (al 7,5%), la frenata delle vendite al dettaglio e della produzione industriale. Nulla di catastrofico, anzi la moderazione del carovita è benvenuta, ma quanto basta per mettere in allerta le autorità cinesi. Nell'anno che segna il cambio della guardia ai vertici con il passaggio del testimone da Hu Jintao a Xi Jinping, Pechino non può permettersi una frenata troppo brusca. La Banca centrale è già corsa ai ripari allentando il credito. C'è da scommettere che lo farà ancora.
11/03/2012