Deficit cinese record e l'economia traballa

Per un Paese abituato a battere ogni mese il primato del surplus commerciale il dato di febbraio è una specie di shock. I 32 miliardi di dollari di deficit registrati dalle dogane cinesi in febbraio sono un record da oltre dieci anni e, anche al netto degli effetti distorsivi del calendario legati al Capodanno lunare, rappresentano comunque un piccolo campanello d'allarme.
Quello che più preoccupa è il nuovo calo dell'export, sceso del 27% rispetto a gennaio e salito "solo" del 4% su base annua (dato depurato dai fattori stagionali). Quello di ieri è solo l'ultimo segnale di raffreddamento dell'economia cinese. Prima sono arrivati il crollo dell'inflazione, la revisione al ribasso dell'obiettivo ufficiale di crescita (al 7,5%), la frenata delle vendite al dettaglio e della produzione industriale. Nulla di catastrofico, anzi la moderazione del carovita è benvenuta, ma quanto basta per mettere in allerta le autorità cinesi. Nell'anno che segna il cambio della guardia ai vertici con il passaggio del testimone da Hu Jintao a Xi Jinping, Pechino non può permettersi una frenata troppo brusca. La Banca centrale è già corsa ai ripari allentando il credito. C'è da scommettere che lo farà ancora.

11/03/2012