DAL PCC LA NUOVA DOTTRINA DEI "QUATTRO COMPRENSIVI"

di Eugenio Buzzetti

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Pechino, 26 feb. - Costruire una società più prospera, approfondire le riforme in modo completo, avanzare nella realizzazione di uno stato di diritto con caratteristiche cinesi, e aumentare la severità nella conduzione del Partito Comunista Cinese sono i quattro punti cardinali del pensiero del presidente cinese Xi Jinping, a pochi giorni dall'inizio della sessione annuale di lavori dell'Assemblea Nazionale del Popolo, che si aprirà Pechino il prossimo 5 marzo. Il sigillo del presidente cinese sul futuro della Cina ha il nome di "quattro comprensivi", traduzione più o meno letterale dall'inglese "Four Comprehensives", la sigla adottata dalla stampa internazionale per illustrare la nuova linea cinese.

Finora, il contributo più noto del presidente cinese alla dottrina del partito era rappresentato dal "sogno cinese" di rinascita nazionale, spiegato in un discorso al Museo di Storia Nazionale di Pechino già nei primi giorni del suo mandato come segretario generale del Pcc, a fine novembre 2012. Il sogno cinese, che fonde il passato imperiale con la più recente epoca maoista in un'ottica di continuità storica, è presente oggi nella vita di milioni di persone sotto forma di manifesti propagandistici visibili a ogni fermata delle linee della metropolitana pechinese, ma i contorni del sogno stesso rimangono ancora sfumati. Più chiari, invece, gli obiettivi della nuova teoria di Xi Jinping: rinsaldare la leadership del partito e garantire un benessere diffuso in anni di rallentamento economico, garantendo al tempo stesso la giustizia sociale.

La teoria di Xi Jinping era già nota all'interno del mondo politico cinese da dicembre scorso, quando era stata menzionata in un discorso dallo stesso presidente cinese, ma nelle ultime ore i "quattro comprensivi" hanno avuto un'eco sulla stampa nazionale che li ha elevati a "piano strategico" per il futuro del Paese, come li definisce un editoriale dell'agenzia Xinhua. Il primo quotidiano a dare risalto alla nuova teoria è stato il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, che gli ha dedicato un artico di duemila caratteri (ideogrammi) per spiegarne il significato. "I 'quattro comprensivi' giungono mentre la Cina presta grande attenzione al miglioramento della governance dopo il miracolo economico - scrive la Xinhua - La giustizia sociale è diventata un risultato importante da raggiungere".

Sul piano della giustizia, proprio oggi, la Corte Suprema del Popolo, il massimo organo giudiziario cinese, ha svelato gli obiettivi per i prossimi cinque anni nella protezione dei diritti individuali e nella prevenzione degli errori giudiziari. Il processo di riforma - nel quale il partito rimane al di sopra della magistratura - si inserisce nelle riforme decise durante il quarto plenum del Pcc di ottobre scorso, dopo il quale sono stati riaperti alcuni casi in cui erano state condannate a morte per omicidio le persone sbagliate, con nuove condanne nei confronti degli autori dei crimini, che hanno confessato dopo anni di latitanza. Tra gli obiettivi del nuovo piano c'è quello di "assicurare il corretto orientamento politico" della giustizia, spiega la Corte Suprema del Popolo. "Solo attraverso la creazione di un tale sistema possiamo garantire la giustizia sociale in ogni caso". Non poteva, infine, mancare un cenno alla lotta alla corruzione che "potrebbe minacciare la sopravvivenza del partito e dello Stato - spiega la Xinhua - Rafforzare la disciplina del partito è un dovere per la sopravvivenza del Pcc".

La nuova teoria ha trovato ampio spazio anche sulla prima pagina di oggi del Global Times, che inserisce i "quattro comprensivi" all'interno delle linee adottate dai leader cinesi che hanno preceduto Xi, tra le quali vengono la teoria della "tre rappresentanze" di Jiang Zemin del 2000, e lo "sviluppo scientifico" di Hu Jintao, del 2003. "Ognuna delle quattro iniziative ha le sue origini storiche in linea con i modelli intrapresi dai leader precedenti - ha commentato al giornale cinese Xu Yaotong, della Chinese Academy of Governance - Ma Xi è stato il primo a raggruppare questi quattro concetti e a portarli a un nuovo livello di strategia nazionale complessiva".