DA VINCI: "I NOSTRI MOBILI SONO SOLO MADE IN ITALY"

DA VINCI: "I NOSTRI MOBILI SONO SOLO MADE IN ITALY"

Quello che segue è il testo del comunicato stampa diffuso da Da Vinci Furnitures Ltd il 22 luglio. La traduzione dal cinese è a cura della redazione AgiChina24 (Gabriele Tola).

 

 

Pechino, 27 lug. - Nel pomeriggio del giorno 22, Da Vinci ha reso noto il terzo comunicato rivolto ai consumatori. Nel comunicato si legge:"Tutti gli articoli made in Italy venduti da Da Vinci sono prodotti originali importati. Allo stesso tempo, Da Vinci riconosce che tra i mobili della  Thomasville , per conto della quale
agisce Da Vinci, alcuni sono prodotti in Cina e introdotti tramite la zona esente da dazi di Shanghai; ciò riguarda tuttavia solamente alcuni mobili in stile americano e non costituisce alcuna violazione della legge.

 

 

Per quanto riguarda la questione del "giorno di viaggio nella zona esente da dazi" (esportare un oggetto e poi reimportarlo per benefici, ndt), la società ha affermato: "In merito ai mobili in stile americano della Thomasville, per conto della quale agisce Da Vinci, sicuramente parte di tali prodotti sono stati fabbricati in Cina; Da Vinci ha adottato la modalità di commercio tramite la zona esente da dazi, per far sì che lo stesso tipo di prodotti non debbano prima essere esportati fino agli Stati Uniti e poi tornare nuovamente in Cina, risparmiando in questo modo sui costi, come quelli logistici, e riducendo notevolmente il prezzo di vendita dei prodotti. In sintesi, facendo in modo che i consumatori cinesi ne conseguissero un beneficio. Da Vinci fa  autocritica per le incomprensioni arrecate e gli errori di comunicazione e si scusa caldamente".

 

 

Per quanto riguarda la questione dei rimborsi, la più sentita dai consumatori, Da Vinci ha affermato: "Per qualsiasi prodotto che non sia stato riconosciuto conforme dai dipartimenti competenti del governo cinese, Da Vinci e le fabbriche italiane, sulla base delle leggi e dei regolamenti della Cina e degli accordi del contratto di vendita, si assumeranno l'obbligo legale verso i consumatori di sostituzione o di resa, e accettano le sanzioni amministrative prese in accordo con la legge dai dipartimenti competenti del governo cinese".

 

 

Traduzione a cura di Gabriele Tola

 

 

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