Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 28 lug. - I servizi di ridesharing sono da oggi ufficialmente legali in Cina. Lo ha confermato il Ministero dei Trasporti di Pechino, in una mossa che ha incontrato il plauso dei due giganti del settore, la locale Didi Chuxing e Uber, rivali sul mercato cinese. Le nuove regolamentazioni sul settore, ha spiegato il vice ministro per i Trasporti, Liu Xiaoming, aiuteranno lo sviluppo di piattaforme per la prenotazione delle vetture e incoraggeranno il sistema di ridesharing per allentare il traffico nelle grandi città e ridurre il tasso di inquinamento atmosferico.
Uber ha sottolineato che la nuova mossa è un "chiaro messaggio" di sostegno al servizio offerto, e si dice pronta a collaborare con le autorità in futuro, mentre Didi Chuxing, che da maggio scorso conta tra i suoi investitori anche la Apple, ha reso noto che si impegnerà "coscienziosamente" a rispettare le nuove direttive. L'emergere dei servizi automobilistici privati aveva incontrato nei mesi scorsi diverse proteste da parte dei tassisti tradizionali, che avevano visto erodersi una quota di potenziali clienti. Il settore sta vivendo una fase di boom in Cina, sempre più popolare grazie anche alle applicazioni per la prenotazione su smartphone. Didi Chuxing è oggi il maggiore operatore in Cina, con oltre undici milioni di corse al giorno e circa trecento milioni di clienti. Ancora indietro, invece, Uber, attivo in sessanta città cinesi.
28 LUGLIO 2016
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