Crisi: i Brics chiedono riforma sistema quote a Fmi e Banca Mondiale
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 29 mar - Dal quinto
vertice delle potenze emergenti raggruppate nell'ormai
celebre acronimo Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud
Africa) non e' giunta oggi la temuta spallata al sistema
finanziario mondiale imperniato sulle potenze tradizionali.
Anzi le 5 nazioni hanno rinnovato la loro richiesta di poter
contare di piu' all'interno di quel medesimo sistema
ribadendo l'appello affinche' vengano riviste le quote, e
dunque i diritti di voto, in seno alle due istituzioni di
Washington. Il tema sara' affrontato ufficialmente nel 2014 e
gli Stati Uniti, che rimangono il principale paese
finanziatore di entrambe le istituzioni, devono ancora
rendere nota la loro posizione in merito. I Brics hanno
colto l'occasione del vertice per siglare patti per
estendersi reciprocamente linee di credito nelle divise
nazionali onde bypassare il dollaro (e l'euro) come moneta
di scambio e hanno criticato i paesi occidentali per un uso
troppo massiccio dello stimolo monetario che rischia di
creare, e in parte sta gia' creando, conseguenze pericolose.
Nello specifico il bassissimo costo del denaro in occidente
sta facendo arrivare nelle economie dei paesi emergenti
flussi infiniti di denaro che rischiano di favorire
l'insorgere e il diffondersi di dinamiche speculative. I
Brics si sono inoltre impegnati a cooperare con le altre
nazioni occidentali in occasione del prossimo G20 di Citta'
del Messico per favorire il raggiungimento dell'obiettivo di
una crescita forte, sostenibile ed equilibrata. E' stata
infine proposta la creazione di una banca per lo sviluppo
finanziata dai 5 paesi onde favorire l'afflusso di un numero
maggiore di finanziamenti per la costruzione di
infrastrutture nei paesi emergenti.
Corrado Poggi cop-Y-
c.poggi@ilsole24ore.com
(RADIOCOR) 29-03-12 16:47:25 (0330) 3 NNNN