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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 20 gen - "Non e' l'Italia
che e' in crisi", ha continuato Berlusconi, sostenendo che il
problema e' dell'intera Europa che soffre "la concorrenza da
Oriente", in particolare dalla Cina. Facendo riferimento al
gigante asiatico, l'ex premier ha ricordato come ogni anno
veda "20 milioni di persone che dalle campagne" si muovono
verso la citta' e cinque milioni che, dopo aver lavorato,
tornano nelle campagne. Per questo, ha continuato, la Cina
puo' contare ogni anno "su 15 milioni di nuovi lavoratori e
su 8 milioni di giovani che escono preparatissimi dalle
universita'". Facendo un confronto con la forza lavoro che
hanno a disposizione Gran Bretagna, Francia, Italia e
Germania, Berlusconi ha rimarcato che "la Cina ogni anno
mette in campo una forza lavoro pari a quella delle quattro
potenze europee", domandandosi "come si possa resistere a
questo senza un governo europeo, senza difese adeguate,
senza dazi e trattative per avere parita' di trattamento
sulle esportazioni".
Fla-
(RADIOCOR) 20-01-12 18:11:26 (0289) 5 NNNN
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