Confucio insegna cinese nel mondo
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Confucio insegna cinese nel mondo

Confucio insegna cinese nel mondo

FORMAZIONE - LEZIONI DI MANDARINO
di lettura
Mia figlia frequenta alla Cattolica a Milano il primo anno di università. È iscritta al corso di scienze politiche con indirizzo relazioni internazionali. Vorremmo sapere dove può seguire corsi di cinese. Abbiamo sentito dire che a Milano esistono gli istituti Confucio e vorremmo sapere di cosa si tratta, visto che il suo indirizzo di studi non contempla lo studio della lingua cinese. Annalisa Bove -Gallarate

di Rita Fatiguso
L'Italia si è attivata e adesso ne ha ben nove, nati presso altrettante università. Parliamo degli Istituti Confucio, enti senza fini di lucro, fortemente voluti dal governo di Pechino che li finanzia attraverso il ministero dell'Educazione perché diffondano nel mondo la lingua e la cultura cinese. Target già raggiunto: 500 Istituti entro il 2010. Mille quelli previsti entro il 2020.
In Italia, a Milano, è possibile trovarne due: uno in Cattolica, l'altro presso l'università Statale. Gli altri Istituti sono a Venezia (Ca' Foscari), Napoli (Orientale), Pisa (Istituto Sant'Anna), Padova, Bologna, Torino e Roma. Ogni ateneo ha ottenuto l'accreditamento da un'università cinese (Pisa è collegata, per esempio, all'università di Chongqing, la Statale di Milano con quella di Dalian) e riceve finanziamenti, di volta in volta, in relazione ai progetti presentati. Fondi che ogni università integra a seconda delle attività previste.
Di certo, a differenza di enti come il British Council, l'Istituto Cervantes o il Goethe Institut, gli Istituti Confucio sono gestiti dalle singole istituzioni locali senza alcun rapporto economico diretto tra chi lo dirige e il finanziatore cinese.
La quota di partecipazione richiesta da ogni istituto per i corsi di lingue che rappresentano il core dei Confucio varia da caso a caso, ma in generale si aggira sui 400 euro per un corso base della durata di 50 ore articolato su un trimestre.
Roberto Grandi, ex prorettore dell'università di Bologna, è l'anima del Collegio Cina, diventato il naturale candidato a ospitare il centro Confucio dell'ateneo bolognese: «Ci rivolgiamo a chiunque voglia conoscere il cinese, dal manager al professionista o allo studente che poi vuol perfezionare o specializzarsi in studi orientali. L'offerta è l'apprendimento e il perfezionamento del cinese - continua Grandi -: in genere è preferibile porsi la meta della certificazione Hsk, che poi potrà essere spesa anche in Cina, per studio o per lavoro».
Frequentare i corsi dell'Istituto Confucio può aprire anche le porte di borse di studio universitarie. Nel 2010 l'Istituto Confucio di Venezia ha messo a disposizione un ventaglio di borse per la frequenza dei corsi della Ca' Foscari a beneficio di chi, a vario titolo, ha frequentato i corsi dell'Istituto.
Sono espressamente esclusi solo i cittadini cinesi e chi ha già usufruito di una borsa messa a disposizione dal governo cinese nel triennio precedente.
Poi ci sono le iniziative più varie, dai corsi di calligrafia ai tornei sportivi, dalle mostre alle feste per il capodanno cinese. Alessandra Lavagnino, sinologa, responsabile dell'Istituto Confucio della Statale di Milano, è entusiasta dell'adesione ottenuta a queste iniziative: «Sono rimasta spiazzata dall'effetto traino. Abbiamo celebrato il primo anniversario lo scorso 30 novembre - dice - e devo ammettere che c'è grande curiosità, voglia di sapere, di partecipare, fuori dagli stereotipi più diffusi sulla Cina».
E da qualche giorno c'è un'altra novità. Il piano Confucio prevede anche la nascita di aule radiofoniche, e quella italiana, la seconda in Europa dopo quella russa, è stata inaugurata il 17 dicembre scorso a Roma. Si appoggerà presso gli uffici di Unitalia-Fondazione Italia Cina (www.uni-Italia.it) e sarà gestita da China Radio International. Si potrà imparare gratis il cinese modello Istituti Confucio (con i quali la collaborazione è aperta) anche via radio, senza nemmeno dover entrare in un'aula vera e propria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

gli indirizzi
- Istituto Confucio di Roma www.istitutoconfucio.it
- Istituto Confucio di Pisa www.confuciopisa.sssup.it
- Istituto Confucio di Torino www.istitutoconfucio.torino.it
- Istituto Confucio di Bologna www.collegiocina.it
- Istituto Confucio di Venezia www.confuciovenezia.it
- Istituto Confucio di Padova www.unipd-org.it/istitutoconfucio
- Istituto Confucio di Napoli www.confucio.unior.it
- Istituto Confucio Università Milano www.istitutoconfucio.unimi.it
- Istituto Confucio dell'Università Cattolica di Milano www.istitutoconfucio.unicatt.it

I COSTI
400 euro
È il costo medio di un corso di 50 ore di circa sei mesi. Le lezioni sono tenute da docenti messi a disposizione dal ministero dell'Educazione cinese. In questa cornice ogni ateneo gode di una certa autonomia.

200 euro
Costo medio di un corso incentrato sul colloquio e vale per chi ha già familiarità con la lingua. L'HSK è la certificazione base per il mandarino.

PER SAPERNE DI PIU
La rete degli istituti Confucio è uno strumento di soft power da parte del governo di Pechino?
Il tema è sviluppato da Stefania Stafutti, sinologa dell'Università di Torino, nel numero 143 della rivista Mondo Cinese (Brioschi editore- Fondazione Italia Cina).

27/12/2010
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