Roma, 1 giu.- Il secondo computer più veloce del mondo ha il passaporto cinese. Il Nebulae machine – è questo il suo nome – del Centro nazionale per supercomputer di Shenzheng si piazza al secondo posto nella classifica biennale Top500 presentata nel corso della Conferenza Internazionale di Amburgo. Nonostante siano gli Stati Uniti a dominare la lista con più della metà delle presenze, la Cina può dirsi soddisfatta del risultato: i suoi calcolatori occupano ben 24 posti e uno di essi per la prima volta si è classificato tra le prime dieci posizioni.
E se la macchina più veloce d'America viaggia ad una velocità di 1,75 petaflop, ovvero è in grado di eseguire 1.000 calcoli al secondo, il suo equivalente cinese si difende con 1,20 petaflop, più del doppio del precedente supercomputer prodotto nel Paese di Mezzo. E la Cina, che sta già primeggiando in molti settori, sembra destinata a dominare anche il ramo dell'informatica: alcuni scienziati di Tianjin parlano già di computer con un top speed di 3 petaflop che potrebbero garantire al Dragone il primo posto nella prossima classica e "trasformalo in un big player nell'informatica di alto livello" sostiene Jon Lockely, manager dell'Oxford supercomputer centre. Ma al di là della classifica e dei record le super macchine assicurano alla nazione sviluppo e progresso per via del loro largo impiego nel campo della ricerca astrofisica, nelle scienze ambientali e nell'energia nucleare.
E restando nel campo dell'astronomia ecco l'ambizioso progetto di un computer in grado di eseguire un quintilione di calcoli al secondo e che dovrebbe essere impiegato dallo Square Kilometre Array (SKA) per monitorare migliaia di telescopi sparsi su un'area di oltre 3000 km con base in Sudafrica e in Australia.