COMPAGNIE ENERGETICHE CINESI PROTAGONISTE M&A

E' in questo contesto che si fanno strada le compagnie petrolifere cinesi, che - sostengono gli osservatori - impegnate in continui processi di fusione e acquisizione (M&A), sono sempre più presenti nel panorama internazionale. Dall'inizio dell'anno un quinto di tutti gli affari del settore relativo al gas e petrolio porta la firma di compagnie cinesi. "Le società petrolifere nazionali stanno diventando non solo più presenti, ma anche più sofisticate nel loro modo di operare. Non solo, queste sono emerse nella curva di apprendimento e spesso avanzano offerte più alte di quelle dei loro concorrenti esteri".
China National Petroleum Corporation (CNPC), Sinopec, Sinochem e China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) sono alcune tra le più note compagnie petrolifere Made in China, ma ognuna di loro, spiega l'esecutivo industriale cinese, ha una storia e un suo obiettivo.
La rivale Sinopec affonda anch'essa le sue radici nel governo, ma dopo essersi occupata a lungo raffinazione e trasporto, ha diversificato le sue fonti di reddito, in seguito alla liberalizzazione del settore del gas e del petrolio.
Diverso è il caso della Sinochem che dopo una partenza un po' in sordina, grazie a una serie di acquisizioni avvenute nel 2003 è diventata una realtà del campo petrolifero con cui dover fare i conti.
Al contrario delle 'rivali',
Dagli ultimi accordi stretti a livello globale, sostengono gli analisti, è emersa una certa disponibilità delle società cinesi ad avviare partnership con i propri pari stranieri. "Sarà la cooperazione, più che la competizione, a costituire il segreto del successo cinese" sostiene Luke Parker, manager di Wood Mackenzie per i servizi di M&A. Un visione condivisa anche da Philip Lambert della Lambert Energy secondo cui i buyers cinesi non rappresentano una minaccia per i concorrenti esteri così come alcuni ritengono in Occidente.
di Sonia Montrella
© Riproduzione riservata