Pechino, 17 mag- Il vice-presidente della Commissione Europea Neelie Kroes contro la censura sul web in Cina: "I filtri sulla rete cinese costituiscono una barriera commerciale- ha detto Kroes a Shanghai nel corso di un incontro presso il quartier generale di Tudou, società leader del web del Dragone- e si tratta di una questione sulla quale dovrebbe pronunciarsi la WTO". Neelie Kroes, ex Commissario per la concorrenza, è anche la responsabile dell'agenda europea su internet e nuove tecnologie. "Sto esercitando ovunque pressioni affinché le imprese europee possano operare in un contesto favorevole. Dovrebbe vigere una situazione di reciprocità" ha detto ancora Kroes. Da tempo social network come Facebook, Flickr, Youtube e Twitter sono inaccessibili sul web cinese. Nel gennaio scorso il colosso dei motori di ricerca Google aveva minacciato di abbandonare la Cina, accusandola di essere all'origine di una serie di attacchi hacker, e aveva manifestato la volontà di sbloccare i contenuti sgraditi al governo di Pechino; una manovra poi messa a segno a marzo, attraverso il reindirizzamento sulla versione di Hong Kong, che non ha avuto grandi effetti sul navigatore cinese medio, che si è visto filtrare direttamente dal governo le pagine rese pubbliche da Google. Con 400 milioni di internauti, quello cinese costituisce il primo mercato del web al mondo; ma l'iniziativa della Kroes potrebbe mancare del supporto dell'Organizzazione Mondiale del Commercio: già in passato, infatti, la WTO si è espressa a favore del diritto della Cina di censurare stampa e contenuti audiovisivi.
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