Commercio, "pressioni al ribasso rimarranno"

Pechino, 4 ott. - L'economia cinese soffre ancora di pressioni al ribasso, nonostante gli ultimi dati mostrino segnali di stabilizzazione, e Pechino non può dirsi "ciecamente ottimista" sulla situazione economica generale. Le parole del portavoce del Ministero del Commercio, Shen Danyang, suonano come un campanello d'allarme sull'economia cinese a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati della bilancia commerciale di settembre e del dato della crescita per il terzo trimestre, nonostante gli ultimi dati di agosto abbiano registrato segnali di stabilizzazione. "Le difficoltà del commercio estero cinese non sono di breve periodo, la pressione al ribasso è ancora grande, e fattori di instabilità e incertezza stanno crescendo", ha spiegato Shen, in alcune dichiarazioni riprese dall'agenzia Xinhua. "Non possiamo essere ciecamente ottimisti sull'import-export e la situazione è ancora complessa".

 

Ad agosto, le importazioni cinesi avevano registrato un'espansione dell'1,5%, la prima in quasi due anni, e anche i volumi delle esportazioni avevano superato le aspettative degli analisti: nei primi otto mesi del 2016, però, venti tra Paesi e regioni hanno avviato indagini sui prodotti importati dalla Cina, per un totale di oltre dieci miliardi di dollari di valore. Nel mirino di Stati Uniti e Unione Europea, i due principali mercati di sbocco per il made in China, sono soprattutto le esportazioni di acciaio: Washington e Bruxelles accusano Pechino di sovrapproduzione e di spingere al ribasso i prezzi livello globale, danneggiando l'industria europea e statunitense.

 

e.b.

 

04 OTTOBRE 2016

 

 

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