COCA COLA: LO YOGURT NON E' TOSSICO

Pechino, 2 dic.- Dal banco degli imputati il colosso della Coca Cola si difende dalle accuse mosse dal Dragone. Secondo i portavoce della multinazionale la bevanda allo yogurt venduta dalla compagnia nel nord della Cina non è responsabile della morte di un bambino né di aver provocato danni alla salute ad altre tre persone. Tuttavia la società ha ordinato il ritiro del prodotto dagli scaffali di tutti i supermercati della provincia di Jilin. Le accuse sono arrivate nei giorni scorsi quando un bambino di 11 anni di Changchun è morto dopo aver bevuto lo yogurt alla fragola Pulpy Milky. Ricoverata in ospedale e sottoposta a cure intensive anche la madre del bambino che aveva consumato il prodotto. Alcuni giorni prima, un'altra bambina e la sua mamma si erano sentite male subito dopo aver ingerito lo yogurt. Le autorità locali ritengono che nella bevanda fossero contenuti pesticidi sebbene tuttavia in che modo siano finiti nelle confezioni è ancora ignoto.
"Siamo profondamente addolorati per le vittime" ha dichiarato la portavoce del gruppo Coca Cola Joanne Price. "La nostra priorità è assicurare ai consumatori la qualità dei nostri prodotti e la massima sicurezza alimentare" ha poi aggiunto. "E' per questo motivo che non appena siamo stati informati della vicenda , abbiamo ordinato il sequestro e il controllo di tutte le bevande". "Riteniamo comunque che questo non sia uno di quei casi di scarsa qualità dei prodotti".
Intanto il bollettino delle vittime dei cibi avvelenati continua a salire. D'altronde quello degli scandali alimentari in Cina è un problema che non sembra destinato ad essere risolto in breve tempo nonostante l'incremento dei controlli messo in atto da Pechino. Maiali culturisti allevati a cibo e clenobuterolo (questo articolo), olio di scolo riciclato dai ristoranti, latte al piombo (questo dossier) e, soprattutto, alla melamina sono solo alcuni dei prodotti alimentari tossici che, dall'inizio dell'anno, hanno mietuto vittime e arrecato alla Cina ingenti danni all'immagine.
di Sonia Montrella
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