Pechino, 03 giu. - Gli account gmail di diversi esponenti dell'amministrazione americana, funzionari, militari, giornalisti e attivisti cinesi sono stati oggetto di un attacco informatico che ha avuto origine in Cina. Lo ha riferito Google mercoledì scorso per bocca del suo direttore dei servizi di sicurezza; l'attacco sferrato dagli hacker cinese – secondo la denuncia del direttore - sarebbe partito da Jinan, nella provincia orientale dello Shandong, con un bersaglio ben preciso: centinaia di account di posta elettronica di funzionari e attivisti. La compagnia ha fin da subito assicurato che l'hackeraggio è stato sventato.
Immediata la reazione di Pechino, che ha definito "inaccettabili" le accuse del colosso di Mountain View. "Affermare che il governo cinese sostenga gli attacchi hacker è una totale invenzione e nasconde secondi fini", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hong Lei.
Intanto il segretario di Stato degli Stati Uniti, Hillary Clinton, ha affermato giovedì che il governo americano prende sul "serio le gravi accuse" di pirateria informatica di Google. Si tratta, ha detto Clinton, di "accuse molto gravi, le prendiamo sul serio e le stiamo esaminando".
AgiChina24 fornirà ai suoi lettori un approfondimento lunedì 6 giugno.
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