Hagzhou, 3 set. - La Cina, il Paese che inquina di più sul pianeta, ha ratificato l'accordo mondiale sul clima raggiunto il 12 dicembre a Parigi; e ora si attende che gli Usa facciano altrettanto. In tal modo i due Paesi piu' inquinanti del mondo uniranno le forze contro il surriscaldamento del pianeta a cui contribuiscono sensibilmente.
Gli obiettivi dell'accordo sono ambiziosi e richiederanno uno sforzo colossale del gigante asiatico, che deriva il 70% della elettricità dal carbone.
L'accordo di Parigi è stato formalmente firmato, a conclusione della COP21, da 180 Paesi, ma ogni Paese poi doveva, in base alla propria legislatura, ratificare il testo. Al momento, perché il trattato entri in vigore, l'accordo deve essere ancora ratificato da almeno 55 Paesi che rappresentano il 55% delle emissioni globali di gas a effetto serra. Finora, secondo il sito web delle Nazioni Unite, solo 24 Paesi hanno concluso il processo, ma sono per lo più piccoli Stati insulari molto a rischio per la crescita del livello delle acque oceaniche d che rappresentano solo l'1,08% delle emissioni.
Secondo le ong e fonti diplomatiche, gli Usa -secondo produttore di CO2- deve rapidamente emulare la Cina. Il presidente Barack Obama è atteso oggi a Hengzhou per il summit del G20, a margine del quale dovrebbe annunciare la ratifica da parte di Washington dell'accordo di Parigi, una decisione che non necessita il via libera del Congresso. Con questo duplice annuncio, una gran parte del percorso sarà fatto: le due principali economie del mondo sono responsabili, insieme, del 40% delle emissioni globali.
03 SETTEMBRE 2016
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