CINA VS USA: "DISASTRO AMBIENTALE INSABBIATO"

CINA VS USA: "DISASTRO  AMBIENTALE INSABBIATO"

Pechino, 5 set.- La Cina rinnova le accuse alla Conoco Phillips, la società petrolifera registrata negli USA responsabile delle massicce perdite di petrolio riversatosi nel golfo di Bohai nel giugno scorso.

 

"Da quando la perdita è stata resa pubblica, la Conoco Phillips ha impiegato più energie per salvaguardare la sua immagine che non per salvaguardare l'ambiente e rimediare al danno causato - si legge in un duro editoriale pubblicato lunedì sul quotidiano ufficiale People's Daily - e dopo una lunga serie di tentativi di insabbiamento, inganni e ritardi, la produzione al giacimento Penglai 19-3 è stata finalmente interrotta".

 

Venerdì scorso, in effetti, le autorità marittime cinesi hanno ordinato alla società di interrompere completamente le operazioni al giacimenti Penglai 19-3, il più importante giacimento offshore cinese, dal quale si era riversato nell'oceano l'equivalente di 3200 barili di petrolio. La sospensione ha causato una riduzione della protezione pari a 40mila barili al giorno. Le operazioni di due delle  piattaforme del giacimento erano già state bloccate a giugno, un taglio pari a 22mila barili al giorno.

 

"Abbiamo immediatamente riportato l'incidente alle autorità competenti – aveva dichiarato  un portavoce di Conoco Phillips – e in qualità di operatore accettiamo la piena responsabilità per quanto avvenuto".

 

Secondo il termine ultimo fissato dalle autorità cinesi, i lavori di ripulitura della Baia di Bohai avrebbero dovuto essere completati entro il 31 agosto. Un comunicato sul sito della società riferisce che le squadre di esperti si stavano dando da fare per completare entro lunedì, ma un altro portavoce di ConocoPhillips non è stato in grado di confermare se le operazioni sono terminate o meno.

 

Il giacimento di Penglai 19-3 viene sfruttato in collaborazione con CNOOC, una delle tre principali società petrolifere cinesi. L'incidente ha causato numerose polemiche. Dopo la perdita di petrolio, la notizia è stata mantenuta riservata per diverse settimane, non è chiaro se su iniziativa della società o delle autorità cinesi.  A più di un mese dall'accaduto venne finalmente svelato che la perdita di petrolio aveva una superficie pari a quella della città di Londra.

 

E anche le stime sul danno effettivo non sono concordi. Secondo le stime del professor Zhang Luoping dell'Accademia per l'ambiente oceanico di Xianmen, la perdita effettiva ammonterebbe ad almeno 7 mila barili.

 

di Antonio Talia

 

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