CINA SORPASSA GIAPPONE: NON È SE, MA QUANDO.
ADV
ADV
CINA SORPASSA GIAPPONE: NON È SE, MA QUANDO.

CINA SORPASSA GIAPPONE: NON È SE, MA QUANDO.

Economia
CINA SORPASSA GIAPPONE: NON È SE, MA QUANDO.
di lettura
Pechino, 19 ott. - C'è grande attesa per i dati sul prodotto interno lordo relativi al terzo trimestre che Pechino diffonderà nel corso della settimana, probabilmente giovedì prossimo, e intanto numerosi analisti si spingono fino a prevedere un sorpasso dell'economia cinese su quella nipponica entro i prossimi due anni. Secondo quanto dichiarato oggi da Xiong Bilin, vice direttore della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme - il principale organo di pianificazione economica del paese - la crescita del Dragone per i primi nove mesi del 2009 "dovrebbe aggirarsi tra il 7 e l'8% anno su anno". "Una crescita di questo genere - ha proseguito Xiong durante una conferenza stampa - significa che non dovrebbe sussistere alcun problema nel raggiungimento dell'obiettivo del +8% fissato dal governo per il 2009". Secondo i dati ufficiali, nei primi sei mesi dell'anno l'economia cinese ha assistito a un'espansione del 7.1% , dopo il +6.1% del primo trimestre e il 7.9% del secondo; negli ultimi anni Pechino si era abituata a una crescita a doppia cifra, interrotta dall'irrompere sulla scena della crisi globale che ha paralizzato le esportazioni, tradizionale punta di diamante del sistema del Dragone. Da allora il governo, che nel novembre scorso ha lanciato un pacchetto di stimoli all'economia da 4mila miliardi di yuan (circa 400 miliardi di euro), ha lanciato la politica del cosiddetto bao ba, ovvero della difesa di una crescita dell'8% (ritenuta da analisti ed esperti la soglia minima per garantire la stabilità sociale) anche in un anno travagliato come il 2009. Ma molte proiezioni si spingono ancora più in là, fino ad assegnare alla Cina il ruolo di seconda economia mondiale entro il 2011: "Pechino sta già tallonando Tokyo da vicino, quindi guadagnare il secondo posto sul podio non ha alcuna implicazione sostanziale" ha dichiarato Todd Lee, analista della IHS Global Insight. "È una semplice questione aritmetica - ha detto Eric Fishwick a capo del gruppo indipendente di brokerage e investimenti CLSA per l'area Asia Pacifico - e accadrà presto, grazie a una combinazione della crescita cinese con la stagnazione giapponese. Se si guarda all'impatto che i due paesi hanno sul resto del mondo, quello della Cina è molto più significativo già da parecchio". E se secondo Dong Tao di Credit Suisse l'unico fattore che separa la Cina dal Giappone è la supremazia dello yen nipponico sullo yuan cinese, altri analisti sottolineano che, in termini di Pil per cittadino, il Dragone è ancora lontano dal Sol Levante: mentre il primo, attualmente, si piazza a meno di 4mila dollari annui, il secondo si situa attorno ai 40mila.
ADV