Pechino, 19 lug.- Finisce oggi un primato durato più di un secolo: la Cina supera gli Stati Uniti e diventa il primo consumatore di energia al mondo. Secondo i dati pubblicati dall'International Energy Agency – l'agenzia internazionale con base a Parigi che misura i consumi energetici mondiali – l'anno scorso il Dragone cinese ha divorato l'equivalente di 2252 milioni di tonnellate di petrolio, il 4% in più degli Stati Uniti che si sono "limitati" a 2170 milioni di tonnellate. Si tratta di una misurazione che, oltre a quella ricavata dal greggio, include ogni forma di energia, dal nucleare al carbone, dal gas naturale fino alle fonti rinnovabili come l'eolico: "Il sorpasso della Cina sull'America simbolizza l'inizio di una nuova era dell'energia" ha dichiarato l'economista capo della IEA Faith Birol. Gli analisti di settore prevedevano che Pechino avrebbe scalzato Washington dal podio nel giro di cinque anni, ma la recessione globale – che ha colpito gli USA più duramente della Cina – ha anticipato i tempi e ridotto la produzione delle industrie americane. Gli Stati Uniti rimangono saldamente in posizione come consumatori pro capite e mantengono il primato dell'impiego di petrolio: ogni cittadino americano, infatti, utilizza ogni anno l'energia sfruttata in media da cinque cinesi; l'America, inoltre, brucia ogni giorno 19 milioni di barili al giorno contro i 9,2 milioni della Cina, laddove Pechino dipende ancora per la maggior parte del suo fabbisogno dallo sfruttamento del carbone, una dipendenza che ha fatto conquistare alla Cina il dubbio record mondiale dell'emissione di gas serra.
Secondo Faith Birol, la Cina necessiterà di investimenti per 4mila miliardi di dollari nel prossimo ventennio per sostenere la sua economia ed evitare blackout e scarsità di carburante. Nei prossimi 15 anni il Dragone dovrà inoltre riuscire ad aumentare la propria capacità di ben 1000 gigawatt, più o meno l'equivalente del totale dell'attuale capacità statunitense. Una capacità energetica che, per essere raggiunta, ha richiesto diversi decenni.
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