Cina: produrra' idrato di metano in Tibet
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Cina: produrra' idrato di metano in Tibet

Cina: produrra' idrato di metano in Tibet

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Shanghai, 19 ott - Per dare un valore economico al Tibet il Governo di Pechino punta sulla recente scoperta di enormi giacimenti di idrati di metano - la materia che si forma quando esiste gas in presenza di acqua. Il Ministro della Terra e delle Risorse ha annunciato la disponibilita' di enormi giacimenti. Lo ha fatto in maniera plateale ed ottimistica, mostrando alcuni contenitori di vetro che racchiudevano del fango biancastro, a temperature sotto lo zero. L'idrato di metano e' facilmente infiammabile, produce energia e libera acqua: e' "ghiaccio che brucia". Se sfruttato con sapienza puo' alleviare la fame di energia della Cina, il secondo consumatore di petrolio al mondo. Le riserve dell'altopiano sono stimate 220 volte superiori alla produzione annua di petrolio della Cina. Senza sorpresa, dopo l'annuncio nelle Borse i titoli delle aziende minerarie e dei produttori di macchinari per trivellazione sono schizzati in alto.
Finora il Tibet economicamente aveva ricevuto attenzione solo per la costruzione della ferrovia che collega Xining a Lhasa, connettendo Qinghai e Tibet. La strada ferrata viaggia per 1.000 Km sopra i 4.000 s.l.m. e per 500 km poggiandosi sul permafrost. H tuttavia proprio questa superficie ghiacciata a creare le maggiori apprensioni. Un riscaldamento incontrollato potrebbe sciogliere il ghiaccio e liberare il metano che ha un forte potere inquinante. La sua presenza nell'aria ha una capacita' di aumentare l'effetto serra fino a 25 volte maggiore dell'ossido di carbonio. I giacimenti in Alaska ed in Siberia sono relativamente sicuri perche' la crosta di ghiaccio che li protegge, per via della differente latitudine, e' molto piu' spessa di quella tibetana. La scoperta dunque e' promettente per un versante e pericolosa per l'altro. Puo' soddisfare una Cina energivora e contemporaneamente vanificare i suoi sforzi contro il riscaldamento; sara' in grado di accelerare la dipendenza dai fossili inquinanti, ma potrebbe liberare scorie ancora piu' pericolose. Il metano, una volta disponibile, e' prezioso e gestibile: produce energia pulita e risulta facilmente trasportabile nei gasdotti e nelle navi cisterna. La soluzione del dilemma rischi/opportunita' risiede nella capacita' di governare una risorsa ancora non dominata dalla tecnologia. I geologi dovranno mettersi al servizio dell'industria. La sfida per la Cina sara' di sviluppare le competenze adatte per estrarre e trasportare gli idrati di metano per poi scioglierli in condizioni controllate, sfruttando al meglio le loro qualita' naturali e minimizzando gli effetti collaterali.
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