Pechino, 20 mag.- La Cina supera l'India e diventa il primo mercato mondiale per gli investimenti in oro: secondo i dati diffusi ieri dal World Gold Council, nel primo trimestre del 2011 i cinesi hanno acquistato 93.5 tonnellate di oro tra monete e lingotti, un risultato che segna un aumento del 55% rispetto al trimestre precedente e costituisce addirittura un raddoppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nuova Delhi continua a guidare la classifica del mercato della gioielleria e, quindi, del mercato complessivo del minerale giallo, anche se la domanda cinese di oro lavorato continua a crescere.
Secondo gli osservatori di mercato l'aumento del consumo cinese è dovuto alla deregulation in atto sul mercato interno, che ha condotto a un aumento delle banche abilitate a importare oro e dei rivenditori al dettaglia. Nel 2010 la Cina si è confermata per il quarto anno consecutivo il primo produttore mondiale di oro -primato strappato al Sudafrica nel 2007- con una produzione di 340.88 tonnellate (+ 8.57% rispetto al 2009). Nel 2010 anche l'import ha registrato aumenti considerevoli: secondo i dati di GFMS- la società di consulenza britannica che fornisce statistiche sul mercato mondiale dell'oro- lo scorso anno le importazioni cinesi sono quadruplicate, raggiungendo quota 245 tonnellate.
Ma oltre alla liberalizzazione, dietro la corsa all'oro cinese c'è anche l'inflazione galoppante: "L'aumento della capacità di produzione di oro in Cina - si leggeva in un editoriale pubblicato qualche mese fa dall'agenzia di stampa nazionale Xinhua (Nuova Cina) - offre alla nazione uno strumento utile per fronteggiare eventuali rischi finanziari e mantenere la stabilità economica".
I dati diffusi dieci giorni fa dall'Ufficio Nazionale di Statistica mostrano che ad aprile l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 5.3%, una leggera flessione rispetto al +5.4% di marzo, che rappresentava l'aumento più pesante in quasi tre anni (questo articolo). Sull'onda dell'aumento del costo della vita, gli investitori cinesi sembrano quindi determinati a puntare sempre di più sul metallo giallo come bene rifugio: sempre secondo i dati elaborati da GFMS, le importazioni complessive di oro nei primi quattro mesi dell'anno hanno superato le 200 tonnellate.
di Antonio Talia
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