Cina: negoziati bilaterali con gli Usa sul tasso dello yuan
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Cina: negoziati bilaterali con gli Usa sul tasso dello yuan

Cina: negoziati bilaterali con gli Usa sul tasso dello yuan

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Pechino, 18 nov - Cina e Stati
Uniti cominciano domenica una due giorni di negoziati
commerciali che saranno dominati dalla questione del tasso
di cambio della moneta cinese, lo yuan, che gli Stati Uniti
continuano a trovare sottovalutato. Il Segretario al
Commercio Usa, John Bryson, e quello agli affari
commerciali, Ron Kirk devono incontrarsi con il Vice
Premier cinese, Wang Qishan a Chengdu, nel sud-ovest della
Cina, nel quadro della Commissione congiunta sul commercio
(Jcct). La politica di controllo dei cambi di Pechino, le
restrizioni che ancora esistono nell'accesso al mercato
cinese e l'incapacita' di proteggere la proprieta'
intellettuale in Cina dovrebbero essere i temi principali
della Jcct, che si e' riunita l'ultima volta nel dicembre
2010 a Washington. La Cina da parte sua dovrebbe rinnovare
il suo appello agli Stati Uniti per allentare i controlli
sulle esportazioni di prodotti ad alta tecnologia.
L'atmosfera delle discussioni tra i rappresentanti della
prima e della seconda economia mondiale potrebbe essere
stata raffreddata dalle osservazioni fatte lo scorso fine
settimana dal presidente americano, Barack Obama, che ha
sostenuto che Pechino non ha fatto abbastanza per rivalutare
lo yuan e ha invitato una Cina che e' ormai "cresciuta" ad
adottare un atteggiamento piu' responsabile. Diversi uomini
di stato degli Stati Uniti hanno a lungo accusato la Cina di
mantenere lo yuan artificialmente basso e quindi di
stravolgere gli scambi tra i due Paesi. Nel 2010, il deficit
commerciale degli Stati Uniti con la Cina superato i 270
miliardi di dollari. La delicata questione della
rivalutazione dello yuan e' tornata d'attualita' nella scena
politica americana con l'avvicinarsi delle elezioni
presidenziali del novembre 2012, nonostante un apprezzamento
della moneta cinese di oltre il 7% dal giugno 2010. "Sara'
difficile per gli americani non parlare del renminbi (il
nome ufficiale dello yuan)", ha detto Alistair Thornton,
analista di Ihs Global Insight di Pechino. Date le
difficolta' dell'economia degli Stati Uniti e l'intenzione di
molti membri del Congresso, repubblicani e democratici, di
indebolire Pechino o di infliggere sanzioni, "questa
questione deve essere affrontata in un incontro come
questo", ha aggiunto. I media cinesi hanno erroneamente
preso le osservazioni di Obama, accusandolo di fare del loro
paese un "capro espiatorio" per i problemi economici degli
Stati Uniti per motivi elettorali. L'atmosfera della
Commissione mista rischia quindi di essere piu' fredda
rispetto al solito, dato che gli Stati Uniti dovrebbero
adottare un "atteggiamento combattivo contro la politica
cinese commerciale e monetaria" ha dichiarato Mark Williams,
economista a capo dell'Asia della Capital Economics di
Londra. Pechino a sua volta, dovrebbe chiedere un migliore
accesso al mercato statunitense e invitare di nuovo
Washington a levare le restrizioni sulle esportazioni di
tecnologia sensibile verso la Cina, secondo Patrick
Chovanec, professore americano di economia all'Universita' di
Pechino. "In Cina c'e' la sensazione che gli Stati Uniti
siano ostili nei confronti degli investimenti cinesi",
osserva Chovanec.
Col-Mai

(RADIOCOR) 18-11-11 10:00:53 (0093)CINA,FE,ASIA 5 NNNN

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