ADV
Attualmente ammonta a poco piu' dui 80mila tonnellate annue e in Cina si concentra il 97% della produzione mondiale. Il Governo di Pechino, pero' recrimina il fatto che i prezzi per il prodotto esportato non hanno seguito lo stesso trend. Sono cresciuti solo del 20% e attualmente sono attestati su 8.500 dollari per tonnellata. Le misure proposte prevedono di porre un limite all'estrazione consentita che nel 2010 dovrebbe essere di 89.200 tonnellate. Sara' bloccato anche per un anno il rilascio di nuove licenze estrattive.
E i privati che attualmente producono i materiali dovranno "collegarsi" (il termine non e' stato meglio specificato) con un numero limitato di gradi operatori che di fatto sono destinati a costituire un oligopolio. Sono Baotou Steel Rare-Earth High-Tech in Mongolia, China Minmetals e Aluminum Corporation of China nel Jiangxi province, Jiangxi Copper nel Sichuan e China Nonferrous Metal nel Guangdong. Secondo US Geological Survey le riserve cinesi di terre rare ammontano a 89 milioni di tonnellate.
Le misure annunciate da Pechino hanno destato l'attenzione delle World Trade Organization (WTO) in quanto potrebbero cotrastare con le normative sul commercio intenazionale, ponendo un limite all'offerta e alla concorrenza.
Condividi
ADV