Cina: continua scontro con Google su censura internet
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Cina: continua scontro con Google su censura internet

Cina: continua scontro con Google su censura internet

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Pechino, 25 giu - Il segretario Usa al Commercio, Gary Locke, e il rappresentante Usa per il Commercio, Ron Kirk, hanno inviato una lettera alle proprie controparti cinesi esprimendo preoccupazione per la legge cinese che obbliga i produttori di computer a inserire un software (Green Dam) che possa bloccare sgraditi alle autorita' cinesi, se vogliono che i loro prodotti possano essere venduti in Cina. Anche oggi, la versione inglese del motore di ricerca in Cina ha avuto interruzioni nel servizio. Pechino si appella alla lotta contro contenuti pornografici e violenti ma evidentemente la maggior preoccupazione per contenuti di tipo politico. Sia in occasione delle Olimpiadi che in quelle degli anniversari del massacro di Piazza Tienamen e dell'invasione del Tibet, le Autorita' cinesi hanno messo in azione un oscuramento a largo raggio dei siti critici verso l'operato dei leader del Paese, che ora grazie al Green Dam dovrebbe diventare sistematico. A questi punto la vicenda si muove sul piano della propaganda. In una conferenza stampa Qin Gang, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato che "secondo le lamentele di molti residenti, il motore di ricerca in inglese di Google ha diffuso un elevato numero di contenuti volgari che sono lascivi e pornografici, violando seriamente le leggi e i regolamenti cinesi". Inoltre, Qin ha riferito che molte misure sono state prese contro Google per fare in modo che rispetti la legge, senza fornire ulteriori dettagli. Le autorita' Usa del Commercio si sono limitate a rispondere che sebbene riconoscano l'importanza di proteggere i bambini dalla pornografia e dai contenuti violenti che si trovano su internet, ritengono che gli obblighi imposti ai produttori di computer violino le regole del commercio internazionale. Inoltre, anche il metodo scelto per portare avanti tale progetto di protezione viene criticato, in quanto potrebbe avere scopi piu' ampi. Ovvero, come e' stato denunciato da piu' parti, quello di creare un sistema di censura e di vasto controllo sui contenuti internet visitati.
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