Di Eugenio Buzzetti
Twitter@Eastofnowest
Pechino, 30 set. - La Cina ha aumentato dell'1% le riserve auree ad agosto, oggi equivalenti a 54,45 milioni di once troy, contro le 53,93 milioni accumulate a fine luglio. Lo ha annunciato oggi la People's Bank of China. Nel luglio scorso, la Cina aveva rotto un silenzio durato sei anni sulla quantità di oro detenuta nei propri forzieri, quando aveva comunicato a sorpresa il dato, che ha segnato un aumento del 57% dall'ultima rilevazione, risalente ad aprile 2009. L'incremento delle riserve auree cinesi era dovuto, secondo la banca centrale cinese, al calo del prezzo rispetto ai massimi storici che ne aveva permesso l'accumulo attraverso vari canali.
Oggi la Cina è al quinto posto al mondo per riserve auree, dietro Stati Uniti, Germania, Italia e Francia e davanti alla Russia, scavalcata con la pubblicazione del dato di luglio scorso, ma le sue riserve auree contano solo per l'1,6% dell'ammontare delle sue riserve forex, contro il 73% degli Stati Uniti e del 65% per Italia e Francia, secondo i dati del World Gold Council. I prezzi dell'oro sono scesi di circa il 40% rispetto ai dati del 2011 e oggi sono vicini ai minimi storici. Pechino, che ha ripreso la diffusione mensile del dato delle proprie riserve auree, è uno dei maggiori acquirenti di oro e ne compra circa il 23% del totale scambiato sui mercati.
30 SETTEMBRE 2015
LEGGI ANCHE
PIAZZE ASIATICHE IN RIBASSO, PESANO I TIMORI CINESI
IN ARRIVO NUOVI LIMITI ANNUALI AI PRELIEVI ALL'ESTERO
LICENZIATO NUMERO DUE AUTORITA' VIGILANZA MERCATI
@Riproduzione riservata