Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 25 lug. - La Cina e i Paesi dell'Asean si impegnano a mantenere la moderazione nel Mare Cinese Meridionale. L'accordo tra Pechino e i Paesi del sud-est asiatico è stato raggiunto durante il meeting dei ministri degli esteri dei Paesi Asean, a Vientiane, in Laos. In un primo comunicato, le economie della regione avevano criticato la militarizzazione di alcune aree del Mare Cinese Meridionale, ma avevano evitato di menzionare la sentenza della Corte Permanente di Arbitrato dell'Aia del 12 luglio scorso che aveva negato ogni diritto storico alla Cina su un'ampia porzione del Mare Cinese Meridionale.
Nel nuovo comunicato congiunto, Cina e Asean si impegnano a frenarsi da attività che possano "complicare o esasperare le dispute e danneggiare la pace e la stabilità regionale", tra cui anche i lavori di infrastrutture per rendere abitabili "le isole, gli atolli, le barriere" che non lo sono in natura. Pechino e i Paesi del sud-est asiatico hanno poi rinnovato l'impegno nel Mare Cinese Meridionale per la sicurezza di navigazione e di sorvolo, per le esplorazioni scientifiche, la protezione ambientale e nel contrasto alla criminalità marittima.
Wang Yi ha poi sottolineato in un incontro con la stampa presente a Vientiane, che il secondo comunicato "non è contro la Cina" e che gli incontri avuti con i ministri degli Esteri dei Paesi del sud-est asiatico sono stati "amichevoli". Wang ha poi ribadito la posizione cinese sulla sentenza dell'Aia del 12 luglio scorso, dicendo che si tratta di una "pagina che deve essere voltata". Al vertice erano presenti anche i rappresentanti di Giappone, Corea del Sud, e il segretario di Stato Usa, John Kerry. Proprio al ruolo degli Stati Uniti nella regione, senza citarlo direttamente, Wang ha dedicato un altro cenno, spiegando che "alcuni Paesi" hanno interesse a mantenere "alta" la temperatura nella regione.
25 LUGLIO 2016
ASEAN: CINA INCASSA SOSTEGNO
CAMBOGIA E MANCATA MENZIONE ALL'AIA
Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 25 lug. - La Cina incassa il sostegno della Cambogia nelle dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale e il mancato riferimento alla sentenza della Corte Permanente di Arbitrato dell'Aia del 12 luglio scorso nel comunicato emesso dai ministri degli Esteri dei Paesi dell'Asean, l'associazione delle economie del sud-est asiatico. Nella nota congiunta si fa solo menzione alle preoccupazioni per le dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale e per "l'escalation di attività nell'area", ma senza alcun riferimento specifico alla sentenza dei giudici dell'Aia, che hanno negato alla Cina ogni diritto storico sull'ampia porzione di Mare Cinese Meridionale che Pechino rivendica.
Le attività nel Mare Cinese Meridionale, si legge nel comunicato congiunto del meeting Asean a Vientiane, hanno "eroso la fiducia, aumentato le tensioni e possono danneggiare la pace, la stabilità e la sicurezza nella regione", e si sottolinea l'importanza di non militarizzare l'area e di esercitare prudenza nelle rivendicazioni territoriali. Il Vietnam e soprattutto le Filippine volevano inserire un cenno chiaro alla sentenza nel comunicato finale, mentre la Cambogia era fortemente contraria, e Manila, secondo fonti diplomatiche, sarebbe stata disposta a fare un passo indietro per evitare che il meeting non producesse un comunicato congiunto. Cina e Filippine sono ancora ai ferri corti sul Mare Cinese Meridionale. Settimana scorsa, Manila aveva rifiutato l'opzione di intraprendere un dialogo bilaterale con la Cina sulle dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale, dopo una prima apertura da parte di Pechino alla ripresa dei colloqui.
Vietnam e Filippine sono i Paesi più coinvolti nelle dispute di sovranità con la Cina nel Mare Cinese Meridionale, mentre la Cambogia non ha rivendicazioni nel Mare Cinese Meridionale. Pechino "apprezza molto" il sostegno di Phnom Penh, ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, al suo omologo cambogiano, Prak Sokhonn, e ha ribadito che la Cina non permetterà a "forze esterne" di "portare il caos nella regione", un riferimento implicito al ruolo degli Stati Uniti, rappresentati a Vientiane dal segretario di Stato, John Kerry, giunto oggi nella capitale laotiana. Le questioni di sovranità nel Mare Cinese Meridionale e il rispetto della sentenza dell'Aia saranno i principali argomenti di discussione negli incontri del segretario di Stato Usa con i ministri degli Esteri dell'Asean e con lo stesso Wang.
25 LUGLIO 2016
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