Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 27 giu. - Oltre trenta accordi firmati tra Cina e Russia durante la visita a Pechino del presidente russo, Vladimir Putin, che si è incontrato con il suo omologo cinese, Xi Jinping. Energia, infrastrutture, commercio, agricoltura, innovazione, finanza sono tra i campi toccati dalle intese del fine settimana. Il gigante del greggio russo, Rosneft, ha siglato un accordo con Sinopec per lo sviluppo congiunto di un impianto petrolchimico in Siberia orientale. ChemChina, il gigante statale cinese che controlla Pirelli, ha poi firmato un accordo con Rosneft per rilevare una quota del 40% di un altro impianto petrolchimico nell'estremo oriente russo, che servirà al gruppo russo per aumentare la propria presenza nel mercato dell'Asia-Pacifico.
Rosneft ha poi firmato un altro accordo con ChemChina per la fornitura di petrolio per un anno al gigante della chimica cinese pari a 2,4 milioni di tonnellate che comincerà il 1 agosto prossimo. Rosneft, ha poi dichiarato il presidente del gruppo, Igor Sechin, a Pechino al seguito di Putin, non intende ridurre le forniture di greggio alla Cina e difenderà la propria quota di mercato nella competizione con gli altri grandi Paesi esportatori di greggio verso la Cina, a cominciare dall'Arabia Saudita. A maggio, per il terzo mese consecutivo Mosca si è confermata il primo partner di Pechino per il greggio superando Ryad. Assieme al Beijing Enterprises Group Company, Rosneft ha infine siglato un'intesa per la cessione di una quota del 20% della controllata Verkhnechonskneftegaz.
Tra gli accordi ancora in fase di discussione, 58 per un valore complessivo di cinquanta miliardi di dollari, secondo quanto dichiara Putin, c'è anche quello per l'alta velocità tra Mosca e Kazan, che potrebbe essere firmato entro fine 2016. Durante la visita, i due leader hanno poi discusso dei temi di politica estera, con l'obiettivo di "aumentare l'influenza a livello internazionale" di Cina e Russia, ha sottolineato il presidente cinese. Xi e Putin hanno rinnovato il no allo spiegamento di sistemi di difesa anti-missilistici spiegati dagli Stati Uniti in Europa e in Asia, un implicito riferimento al Thaad, (Terminal High Altitude Area Defense) il sistema anti-missilistico che gli Stati Uniti vorrebbero spiegare in Corea del Sud per contenere la minaccia di Pyongyang e che Cina e Russia vedono come un fattore di instabilità nella regione. La quarta visita di Putin in Cina da quando Xi Jinping è presidente è servita anche a ribadire il buono statosi salute dei rapporti tra le due potenze. Cina e Russia "hanno punti di vista molto vicini l'una all'altra - ha dichiarato Putin - o che sono quasi identici nell'arena internazionale".
27 GIUGNO 2016
PUTIN A PECHINO SABATO, ENERGIA E TRASPORTI TRA GLI ACCORDI
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