CHEN TORNA A ROMA CELEBRATO IN LIBRERIA

Roma, 30 set. - Chen torna a Roma 44 anni dopo il celeberrimo film che ha congiunto per sempre due icone globali: il Colosseo e Bruce Lee. L'Occidente e l'Oriente. Un incontro che avvenne nella primavera del '72, quando il Piccolo Drago scelse Roma per il primo film hongkonghese mai girato in Occidente e per il primo (e l'unico) che avrebbe scritto, diretto, recitato e coreografato, intervenendo anche nella fattura delle musiche affidate a Joseph Koo: Way of the Dragon arriva nelle sale della colonia britannica alla fine di quell'anno – in Italia uscirà solo nel '74 – che segna anche una svolta epocale nei rapporti fra la Cina e l'Occidente. A maggio Bruce atterra a Roma per la lavorazione del film; a febbraio il presidente americano Nixon era volato a Pechino per incontrare Mao. La foto dei leader che si stringono la mano resta famosa, ma mai quanto quella del Piccolo Drago e dell'allora sconosciuto campione di karate, Chuck Norris, con lo sfondo del Colosseo (peraltro ricostruito a Kowloon, negli studios della Golden Harvest, causa il mancato permesso di girare al suo interno).

 

Chen torna a Roma mercoledì prossimo, 5 ottobre, con una iniziativa promossa dalla Libreria Rotondi (via Merulana,82 alle 18,30) e intitolata "Il Drago e il Colosseo". Binomio evocativo di quel film, conosciuto al pubblico italiano come L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente, ma anche dei significati che ha assunto la figura di Lee nelle relazioni fra East and West, a dispetto dell'asserzione categorica di Kipling secondo cui i due mondi non si sarebbero mai veramente incontrati.

 

Parleranno del Piccolo Drago due marzialisti accomunati dalla professione (e passione) della scrittura: Antonio Franchini, esperto di brazilian jiu jitsu, editor, scrittore, e Francesco Palmieri, maestro di kung fu e giornalista. Il rapporto fra le lettere e l'arte del combattimento (coniugate dai cinesi nell'espressione Wen Wu) è un tema familiare a chi pratichi le culture dell'Asia orientale. Sono due libri che in quest'occasione lo scandiscono. Uno è l'attesa biografia del Piccolo Drago, la prima scritta da un italiano e di prossima pubblicazione per Mondadori, in cui Palmieri racconta un inedito Bruce sul modello letterario del Limonov di Carrère. Il secondo è il volume cult Quando vi ucciderete, maestro?, che Franchini scrisse venti anni fa e che torna fisicamente – nella prima edizione – in libreria il 5 ottobre, con una singolare operazione propria a un locus, quello di Amedeo Rotondi, unico nella capitale. È proprio alla Rotondi, libreria aperta dagli anni Trenta del secolo scorso, che si davano convegno gli studiosi del vicino Museo d'Arte Orientale e dell'Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente che fu ospitato, per decenni, nel Palazzo Brancaccio di via Merulana.

 

30 SETTEMMBRE 2016

 

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