Pechino, 21 apr. – La China Banking Regulatory Commission (CBRC), l'organo supervisore del sistema bancario cinese, ha richiesto ai principali istituti di credito del paese di condurre degli stress test sui mutui ogni tre mesi. Il provvedimento è concepito come un ulteriore strumento di controllo contro il rischio-speculazione nel mercato immobiliare; quindi, in ultima istanza, contro il pericolo dello scoppio di una bolla. A darne conferma, anche la dichiarazione di Liu Mingkang - capo della CBRC - pubblicata oggi sul sito dell'authority bancaria di Pechino: "Le istituzioni finanziarie devono eseguire i controlli richiesti dal governo centrale e fare ricorso a politiche di mutuo ipotecario dinamiche e differenziate per limitare severamente la speculazione nel settore immobiliare". Dopo i giri di vite annunciati nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato e dal Ministero della Terra e delle Risorse; dopo quello odierno da parte del Ministero dello Sviluppo Rurale e degli Alloggi contro i costruttori che alzano deliberatamente i prezzi degli immobili procrastinandone la vendita, questa volta è il 'Caronte' della finanza a scendere in campo. Liu Mingkang ha inoltre specificato che tutte le banche "dovranno vagliare singolarmente i prestiti a favore delle amministrazioni locali e riconsiderare ogni pacchetto caso per caso, al fine di rivalutarne il rischio e avendo cura di disporre di sufficiente denaro entro la fine del terzo trimestre dell'anno". Sebbene molti analisti finanziari ritengano che il Dragone sia uscito indenne dalla crisi finanziaria del 2009 e sia stato il promotore della ripresa economica su scala globale, secondo Liu Mingkang "l'economia cinese fronteggerà diverse serie sfide quest'anno". Dopo gli 'eccessi' dello scorso anno (quando i prestiti avevano raggiunto la cifra record di 9600 miliardi di yuan, oltre i 1000 miliardi di euro), alle principali istituzioni è già stato richiesto due volte di aumentare il tasso di riserve obbligatorie e la Banca Centrale ha già annunciato 'tagli' del 22% ai nuovi prestiti. Il nuovo ordine continua su questo fronte e le raccomandazioni con cui si chiude la dichiarazione di Liu Mingkang ricordano alle banche di "controllare efficacemente i propri prestiti per il nuovo anno, calibrare meglio il flusso di valuta e ottimizzare le procedure di credito".