Pechino, 21 giu.- Carne di maiale a peso d'oro nei mercati cinesi: lo rivelano gli stessi media di Stato, secondo i quali la scorsa settimana i prezzi della carne suina hanno infranto il record precedente, che risaliva all'aprile del 2008.
I dati resi noti dal China Daily mostrano che un chilo di carne di maiale, la scorsa settimana, costava in media 27.67 renminbi (quasi tre euro), contro i 26 del primato di tre anni fa, pari circa a 2.80 euro. Le statistiche citate da Feng Yonghui- analista di Soozhu.com, un sito online che controlla il mercato delle carni- evidenziano anche un aumento dei costi del bestiame vivo, che sempre la scorsa settimana hanno toccato quota 18.57 yuan (poco più di due euro) contro i 17.20 (circa 1.80 euro) del 2008.
"I prezzi continueranno a salire almeno fino alla fine dell'anno" ha dichiarato al China Daily Zhu Baoliang, economista del Centro Informazioni Statale, un think-tank del governo cinese.
Ma il record dei prezzi della carne di maiale è solo la spia di un fenomeno molto più vasto, l'ondata d'inflazione che sta riducendo mese dopo mese il potere d'acquisto delle famiglie cinesi: i dati ufficiali del governo pubblicati appena la scorsa settimana mostrano che a maggio l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 5.5% rispetto allo stesso periodo del 2010, segnando il livello più alto degli ultimi 34 mesi. Nei mesi precedenti le cose non erano andate molto meglio: a marzo l'inflazione era cresciuta –sempre secondo i dati ufficiali- del 5.4%, mentre ad aprile aveva registrato una lievissima flessione, crescendo "solo" del 5.3%; comunque sempre al di sopra della soglia del 4% entro la quale il governo vorrebbe contenerla per il 2011.
In Cina il maiale costituisce circa il 65% del consumo totale di carni: secondo i dati illustrati da Feng, le ragioni dei rincari vanno rintracciate negli aumenti del mais, che rappresenta circa il 60% del mangime per i suini e a marzo ha toccato un nuovo record. "Data l'importanza della carne di maiale nella dieta cinese, questi aumenti rischiano di innescare un incremento dei prezzi di cereali e verdure, visti come un'alternativa alimentare" ha dichiarato Feng Yonghui al quotidiano di stato.
La lotta all'inflazione incarna la vera bestia nera del governo di Pechino nel 2011: in alcuni commenti pubblicati la scorsa settimana una voce autorevole come quella di Zhang Zhuoyuan, economista dell'Accademia Cinese di Scienze Sociali - il più importante think-tank cinese - aveva dichiarato che l'inflazione potrebbe toccare il 6% nel mese di giugno, predicendo anche che la media annuale si attesterà intorno al 5%.
di Antonio Talia
ARTICOLI CORRELATI
Nuovo record: a maggio inflazione +5,5%
Ascolta l'intervista di AgiChina24 su Radio Radicale con Lorenzo Stanca e Giuliano Noci.
©Riproduzione riservata