CdV, 11 mar. - Per arrivare ad una normalizzazione dei rapporti tra Cina e Santa Sede, "l'unica strada e' quella di parlarci, l'unica strada e' quello di trovare un incontro e di cercare di capirci e di trovare soluzioni a problemi che sono sul tappeto". Lo ha affermato il segretario di Stato, Pietro Parolin, che ha tenuto una "lectio magistralis" alla Pontificia Universita' Gregoriana. "Questo - ha spiegato a nome della diplomazia vaticana di cui e' il capo - e' sempre il nostro sforzo, quello di capire bene: noi cerchiamo di capire tutte le cose".
In merito alle tensioni con la gerarchia cinese, parte della quale e' condizionate dal Governo di Pechino mentre l'altra parte, fedele al Papa, contesta pero' possibili compromessi e ammorbidimenti, Parolin ha detto ai giornalisti: "e' un problema molto, molto complesso quello della Cina, la storia lo dice, non si puo' affrontare in maniera semplicistica. Pero' rimane vero che noi crediamo che noi crediamo nel dialogo". Riferendosi poi al titolo della sua lectio, il cardinale, "La pace: dono di Dio, responsabilita' umana, impegno cristiano", il cardinale ha aggiunto: "il discorso che facevamo in generale si puo' applicare anche alla questione cinese". "C'e' - ammette - il probema della Chiesa locale". "Ma, al di la' di quello - confida - credo che un dialogo tra la Chiesa, tra la Santa Sede e la Cina avrebbe benefici immensi sulla pace nel mondo, benefici molto molto grandi". Quanto ai rapporti attuali tra Vaticano e Pechino, che evidentemente per la Santa Sede non sono soddisfacenti, Parolin si e' limitato a dire che "e' difficile definire in una parola le cose, ma siamo in attesa di sviluppi".
12 marzo 2015
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