Ningbo, 03 feb. - I compagni cinesi iniziano a preparare le polveri per il capodanno cinese, ovvero per il nuovo anno lunare. Il due febbraio siamo entrati nell'anno del coniglio. Non che per qualcuno in Italia il 2010 non sia stato già sufficientemente dedicato al prolifico coniglio...
Intorno al nuovo anno lunare 600 milioni di cinesi si sono messi in viaggio con ogni mezzo per raggiungere il villaggio natale o una destinazione turistica nel subcontinente cinese. Negli ultimi giorni la stampa cinese ha riportato le polemiche circa i nuovi treni ad alta velocità, i quali, troppo costosi per i lavoratori migranti, comportano la soppressione dei treni più lenti ed economici. 600 milioni di viaggiatori in 2 settimane di festa. E' come se per il natale occidentale tutti i tedeschi fossero volati in Polonia, tutti gli italiani fossero andati in Spagna in nave, tutti gli inglesi in treno in Portogallo, tutti i finlandesi in bus in Italia, tutti i francesi si fossero spostati in Romania, e molti altri ancora!
Ma a dire il vero, anche durante il Natale e il capodanno occidentale, in Cina qualche festeggiamento c'è stato. Per la prima volta quest'anno il Governo ha concesso un paio di giorni ufficiali di festa per assecondare la dilagante moda e per facilitare i consumi interni. Ovunque alberi di Natale, renne, babbi Natale, anche qualche capanna con bue e asinello, ma senza Gesù bambino.
Di recente il presidente Hu è andato in visita negli Stati Uniti per ricambiare la visita di Obama dello scorso autunno. Tutto procede per il meglio. G1 e G2 stanno imparando a comunicare e a cooperare.
Anche a Ningbo tutto prosegue bene. Gli esami di gennaio sono terminati e i docenti della mia università si godono il secondo round di festività, dopo quelle occidentali, in quanto università britannica, si passa alle festività cinesi.
Oltre il giardino del campus hanno finito di costruire 10 nuovi grattacieli. Prima vi erano solo risaie e casette di contadini. Due di queste casette ancora resistono lungo un canale. Mentre dietro di loro a pochi metri è tutto un pullulare di gru e scavatrici, due contadini continuano a zappare la terra e coltivare la lattuga come se niente fosse. Non so fino a quando potranno stare li e dove andranno poi. L'università stessa è stata costruita su vecchi terreni agricoli e i canali dei nostri giardini sono quanto resta delle risaie. Molti di quei contadini ora sono i nostri giardinieri o le tate dei nostri bambini o le donne delle pulizie.
I giardinieri hanno completato proprio in questi giorni un rito molto poetico. Per l'inverno, in tutta la città, e anche nel nostro campus, gli alberi vengono preparati per resistere al freddo e ai parassiti. Prima vengono potati, poi il tronco è ricoperto di una sostanza bianca, infine, una corda viene pazientemente avvolta e legata intorno al tronco. Si tratta di una delle contraddizioni della Cina. Decenni di devastazioni ambientali ma tanta cura per le piante. Inquinamento dell'aria ma strade e giardini più puliti che in Europa. Tra una contraddizione e un altra, tuttavia, la Cina entra nel 2011 come la prima nazione al mondo per investimenti e capacità produttiva da fonti energetiche alternative. A proposito; sono usciti i dati dell'inquinamento dell'aria. Ningbo a quanto pare è la grande città cinese con l'aria più pulita e con più trasparenza nelle statistiche ufficiali delle rilevazioni.
Buon anno del coniglio a tutti.
di Andrea Bernardi
Andrea Bernardi, lecturer in Organisational Behaviour presso The University of Nottingham, China Campus, Ningbo.
La rubrica "Lettere dalla Cina" ospita gli interventi di giovani italiani che vivono e lavorano in Cina, offrendo spunti di vita quotidiana e riflessioni originali. Andrea Bernardi, Corrado Gotti Tedeschi, Elisa Ferrero e Gianluca Morgese.
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