Shanghai, 29 set. – La tecnica di lavorazione del metallo prezioso era una delle attività più sviluppate nell'allora colonia greca. «Dagli ori di Taranto alle gemme di Bulgari: l'eccellenza dell'oreficeria italiana»: questo è il titolo della mostra sull'eccellenza artigianale orafa italiana in arrivo all'Expo di Shanghai. Aperta al pubblico dal 2 al 31 ottobre presso il Padiglione Italia, ottanta dei preziosi esposti provengono dal Museo archeologico di Taranto e testimoniano la storia della tradizione orafa italiana del VII sec. a.C. Tra gli ori che sarà possibile ammirare, anelli, diademi, orecchini, bracciali e gioielli funerari.
L'evento è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) in collaborazione con la maison Bulgari, punta di diamante della gioielleria italiana nel mondo, che esporrà accanto agli ori antichi 40 pezzi unici dalla sua Collezione Vintage, realizzati tra gli anni Venti e gli anni Novanta. Tra le altre gioie, la collezione conserva i primi orologi che il Gruppo Bulgari ha creato a partire dagli anni Quaranta per la linea "Serpenti" ispirandosi alla tradizione ellenica che lo accomuna agli artigiani tarantini.
L'amministratore delegato del Gruppo Bulgari, Francesco Trapani, ha espresso il desiderio dell'azienda di mostrare quanto le radici della propria arte orafa scendano a fondo nella storia dell'artigianato italiano. La mostra costituirà inoltre un'opportunità per promuovere la gioielleria italiana in Cina, mercato che dimostra da tempo di subire il fascino del Bel Paese in fatto di moda e costumi e che con il suo esercito di nuovi ricchi – sarebbero circa 60milioni i miliardari cinesi – sta attirando sempre più l'attenzione dell'eccellenza italiana.
Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione culturale presso il Mibac, ha a tal proposito sottolineato come la mostra rappresenti una vetrina strategica per l'arte orafa del nostro Paese, utile e evidenziare quanto il design italiano sia sinonimo di qualità e prestigio. Il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, ha inoltre espresso l'esigenza di profondere sforzi maggiori per la promozione dell'immenso patrimonio artistico e culturale dell'Italia nel mondo, dichiarando: "La nostra gioielleria rappresenta un fattore competitivo vincente e un elemento di crescita per l'Italia nel panorama economico globale".
di Melania Quattrociocchi
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