BORSE CINESI GIU', EFFETTO EUROPA E IMMOBILIARE
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BORSE CINESI GIU', EFFETTO EUROPA E IMMOBILIARE

BORSE CINESI GIU', EFFETTO EUROPA E IMMOBILIARE

Finanza
BORSE CINESI GIU', EFFETTO EUROPA E IMMOBILIARE
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Pechino, 6 dic.- In Cina le Borse scendono al livello minimo dal marzo 2009 sull'onda della crisi del debitopubblico europeo, ma anche a causa delle preoccupazioni sul mercatoimmobiliare interno: con i cali registrati oggi lo Shanghai CompositeIndex scende così del 17% dall'inizio dell'anno. Dopo i cattivirisultati a metà giornata i mercati cinesi hanno lievementeriguadagnato terreno, ma la borsa di Shanghai ha comunque chiuso ai livelli più bassi delle ultime sei settimane.

 

Scendono le quotazioni delle banche, ma anche quelle delleimprese del manifatturiero che esportano in Europa e del settoreimmobiliare: società del tessile come Zhejiang Bangjie Digital Knittinge Shandong Hiking International -che si appoggiano al VecchioContinente rispettivamente per il 49%  e il 26% dei ricavi- hannoregistrato cali  del 2.9% e del 3.6%, dopo la notizia della messa sottoosservazione di 15 nazioni europee per un possibile declassamento daparte dell'agenzia di rating Standard & Poor's.

 

Ma non sono solo i venti della crisi che spirano dall'Unioneeuropea a intimorire gli investitori dell'Impero di Mezzo: Industrialand Commercial Bank of China –la prima banca cinese- scendedell'1.9%, Bank of China cala dell'1% e Agricultural Bank of Chinadell'1.5%. I grandi istituti di credito scontano le incertezze sulsettore immobiliare,verso il quale sono esposti massicciamente.

 

A puntare i riflettori una volta di più sul mercato del real estatedel Dragone è la stessa Banca centrale di Pechino: "I prezzi delleproprietà in Cina si trovano a un punto di svolta- si legge in una notapubblicata lunedì sul sito di People's Bank of China- e mentre gliinvestimenti iniziano a rallentare, i costruttori si trovano adaffrontare crescenti pressioni per mancanza di liquidità".

 

I dati ufficiali mostrano che ad ottobre i prezzi delle proprietàsono scesi in 33 delle 70 principali città cinesi, e -anche se lestatistiche del governo sul mese di novembre verranno pubblicate solotra due settimane- un'indagine indipendente di SouFun Holdings mostrache il mese scorso i prezzi sono ulteriormente calati in 57 dei piùimportanti centri urbani. Il mercato immobiliare è tra i pilastridell'economia cinese, e un rallentamento repentino non potrà non avereripercussioni su tutti gli altri settori: con una nota diffusa martedìNomura ha rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita cinese per ilprossimo anno, portandole al 7.9% rispetto al +8.6% ipotizzatoprecedentemente.

 

Tra la crisi europea e i pericoli del real estate, insomma,anche il Dragone dorme sonni agitati. Tanto che la scorsa settimana ilcapo della pubblica sicurezza e membro del Politburo Zhou Yongkang hainvitato i funzionari locali ad approntare "difese" contro "l'effettonegativo" che potrebbe avere un rallentamento dell'economia sullasituazione sociale. Parole che possono essere lette anche alla lucedella recente ondata di scioperi.

 

di Antonio Talia

 

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