Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 23 giu. - Bank of China si dice pronta a soddisfare le richieste provenienti dalla magistratura italiana. In un comunicato alla Borsa di Hong Kong, Bank of China spiega che "seguirà da vicino lo sviluppo dei procedimenti legali e fornirà tempestive comunicazioni in base alle leggi e ai regolamenti" alle autorità italiane, anche se finora non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione da parte della magistratura. Nella nota, la banca di stato cinese precisa anche il proprio impegno in chiave anti-riciclaggio.
La procura di Firenze sta indagando sul caso di sospetto riciclaggio ed evasione fiscale per oltre quattro miliardi di euro in cui sono coinvolti 297 cittadini, molti dei quali cinesi residenti in Italia, e la filiale di Milano di Bank of China, uno dei quattro colossi bancari statali cinesi. Il periodo preso in considerazione dalle indagini è quello tra il 2007 e il 2010. Oltre alla filiale milanese della banca di Stato cinese, coinvolto nell'inchiesta c'è anche il servizio di money transfer Money2Money, usato, secondo gli inquirenti, per raccogliere i proventi di operazioni illecite.
23 giugno 2015
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