Pechino, 21 luglio – Stretta sull'erogazione del credito bancario, China Banking Regulatory Commission minimizza i rischi finanziari legati alla gestione d'impresa. Il presidente Liu Mingkang ha invitato le banche a monitorare il sistema di controllo del rischio del credito e ottimizzare i processi di valutazione. Liu ha spiegato, infatti, che se da un lato l'incremento nell'erogazione del credito bancario alle imprese nei primi mesi del 2009 abbia stimolato la crescita economica, dall'altro lato esso aumenta l'esposizione degli istituti di credito ai rischi finanziari. Se da un lato Liu riafferma la convergenza della politica monetaria a favore dei settori industriali ritenuti strategici dal governo centrale (sviluppo delle PMI, infrastrutture rurali, housing fund per le fasce di basso reddito, ricerca scientifica, conservazione energetica, programmi per la riduzione dell'emissione di CO2), dall'altro egli auspica a una maggiore cautela nella concessione di prestiti a settori industriale "surriscaldati", soprattutto le industrie fortemente inquinanti.
I dati ufficiali sembrerebbero confermare la tenuta di una linea politica all'insegna del "rubinetto aperto". Nel primo semestre 2009 sono stati concessi prestiti alle imprese per un totale di 7,73 trilioni di yuan (1,08 trilioni di USD), una cifra che supera di gran lunga il target di 5 trilioni di yuan imposto dalle autorità di Pechino. Ma gli eccessi creditizi vengono evidentemente giudicati a livello centrale "a norma" nell'ambito di una politica monetaria che sostiene a pieno la ripresa economica. Tuttavia, fa notare Liu, è pur vero che l'eccessiva concentrazione di prestiti in alcuni settore industriali "privilegiati" potrebbe danneggiare la stabilità del sistema finanziario.
Le banche cinesi sono state poco caute nel concedere prestiti più redditizi, ma anche più pericolosi. Occorre quindi cautelarsi soprattutto rispetto al rischio di livelli inadeguati di capitale nei progetti di investimenti, operazioni a rischio, concentrazione dei prestiti, senza dimenticare i rischi legati alla crescita del mercato immobiliare trainata dalle concessioni creditizie.
Secondo il presidente della Commissione occorre maggiore prudenza: i prestiti devono essere concessi solo sulla base di una effettiva verifica dei requisiti minimi di bilancio.
Wang Qing, chief economist della Morgan Steanley, si dice certo che la situazione tornerà a normalizzarsi entro il 2009, e esprimendo massima condivisione per la politica fiscale pro-attiva e monetaria promosse da Wen Jiabao.