di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 10 lug. - Baidu, il più famoso motore di ricerca cinese e uno dei giganti di internet in Cina sta cambiando pelle e sta esplorando nuovi territori. A livello tecnologico,nel luogo simbolo delle grandi internet companies del mondo, la Silicon Valley, ha annunciato a maggio scorso l'apertura di un nuovo R&D Center, a capo del quale c'è oggi Andrew Ng, una delle figure più importanti per la ricerca nel campo dell'Intelligenza Artificiale, un settore su cui lo stesso gruppo cinese sta puntando da tempo. Considerato una delle cento persone più influenti al mondo nel 2013, secondo la rivista Time, e una delle 40 persone sotto i 40 anni da tenere in considerazione secondo Fortune, Ng si è detto entusiasta all'idea di aiutare Baidu nello sviluppo dell'Intelligenza artificiale e di altre aree dell'informatica che, a sua detta, "potrebbero cambiare il mondo".
Intanto il gruppo del motore di ricerca cinese guarda anche alla grande finanza e lancia un nuovo strumento per gli investimenti sul mercato azionario, il CSI Baidu Baifa Strategy 100 Index, in cooperazione con China Securities Index e GF Fund Management. Il CSI Baifa 100 aiuterà gli investitori a scegliere quali azioni vendere e quali comprare fornendo analisi sui cambiamenti dei prezzi di listino. L'immagine di Google cinese va stretta a Baidu, che oggi mira a competere proprio con il motore di ricerca più noto e usato al mondo, anche se fortemente censurato in Cina. Kaiser Kuo, pseudonimo di Guo Yiguang, direttore della Comunicazione Internazionale di Baidu, spiega la filosofia del gruppo durante un incontro organizzato all'Istituto Italiano di Cultura dalla Bocconi Alumni Association di Pechino - l'associazione che riunisce gli ex studenti dell'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano presenti in Cina - toccando anche i nervi scoperti della rete cinese, come la censura.
"Quando si parla di Great Firewall spesso ci si focalizza sui siti web o sui social network che rimangono bloccati in Cina - spiega il guru di internet - Se guardi ad altri gruppi culturali, anche in questo caso, la gente tende a rimanere all'interno dei siti internet del proprio Paese o che condividano le proprie caratteristiche. Abbiamo questa idea che internet abbia eliminato tutte le barriere nazionali, ma non è quello che realmente è successo". Se si restringe il processo al campo delle idee, il panorama della rete si restringe ancora di più, e non solo in Cina. "Prendiamo per esempio quanto succede negli Stati Uniti - continua Kaiser Kuo - Un democratico non andrà mai a guardare, a meno di non volersi arrabbiare, i siti web repubblicani più lontani dalle proprie idee, e viceversa". Al manager di Baidu è stato dedicato anche un libro edito in Italia da Egea, dal titolo "Kaiser Kuo - Rete e social media in Cina" nella collana "Meet the media guru".
Kaiser Kuo parla poi del mondo di internet in Cina, popolato di grandi nomi, con cui il pubblico straniero ha cominciato a entrare in confidenza solo negli ultimi anni: Tencent, Weibo, Alibaba, il gigante dell'e-commerce cinese che ha stretto il mese scorso un memorandum d'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico per la vendita dei prodotti italiani sulle sue piattaforme. "Baidu non è un gruppo che ha sviluppato un'adorazione tra gli utenti - spiega Kaiser Kuo - Alibaba connette la gente con gli acquisti; Tencent connette le persone con altre persone; Baidu connette le persone con l'informazione" Al contrario dei gruppi più famosi Baidu ha scelto però, un percorso diverso. "Una delle debolezze di Alibaba e Tencent è che non stanno sviluppando una tecnologia veramente nuova, al contrario di Baidu, che sta attivamente investendo in questo settore".
E proprio la Silicon Valley rimane il termine di paragone per innovazione e multiculturalismo per ogni gruppo attivo su internet, compresa l'azienda per cui lavora Kaiser Kuo. "In Baidu si ha familiarità con un tipo di cultura simile alla cultura di apertura mentale che si può incontrare nella Silicon Valley - spiega ancora il guru di Badu - Se voi andate nella Silicon Valley, chi incontrate? Cinesi e indiani. Gli uomini bianchi sono pochi". L'innovazione è uno dei cardini del Kaiser Kuo-pensiero, ma la sua declinazione è molto lontana da alcuni stereotipi generalmente accettati. "Dobbiamo stare molto attenti all'idea che ci possa essere un rapporto di uguaglianza tra libertà e innovazione e che l'innovazione si possa avere solo dove c'è libertà di accesso all'informazione, o libertà di espressione", afferma. Per spiegare meglio il concetto e il paragone con la Cina di oggi, azzarda un paragone con il passato. "Se noi pensiamo alla Milano degli Sforza, dobbiamo concludere che non era liberale, ma innovativa per i suoi tempi".
10 luglio 2014
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