Shanghai, 21 luglio - Una frenata agli investimenti per lo sviluppo delle automobili elettriche e ibride. È quanto auspicano gli esperti cinesi del mercato. Zhang Xiaoyu, presidente della Society of automotive engineers of China (SAE), raccomanda ai produttori cautela perché il mercato è immaturo. ''A essere ottimisti, le automobili verdi non andranno oltre la quota del 10 per cento nel 2020. Conviene convogliare le risorse verso le nuove tecnologie per il risparmio energetico applicate ai veicoli tradizionali'', ha dichiarato all'agenzia Xinhua. Gli fa eco Cheng Yuan, esperto del settore, con un articolo sul quotidiano Economic daily: ''È rischioso spingere ingenti investimenti nella direzione della ricerca e sviluppo di veicoli a energia alternativa. Per quanto riguarda le batterie a lunga durata, la Cina è per esempio ancora indietro rispetto a Giappone, Germania e Stati Uniti''. La riflessione degli esperti ha l'obiettivo di rallentare il trend positivo ma anacronistico che si è impadronito delle maggiori case automobilistiche cinesi. La fiera internazionale dell'automobile in corso a Changchun (15-26 luglio) esibisce diversi modelli di vetture verdi. Lo scorso febbraio la Cina ha lanciato un piano incentivante con l'obiettivo di produrre mezzo milione di vetture elettriche e ibride in tre anni, pari al 5 per cento dell'intero mercato automobilistico. Incoraggiati dagli incentivi statali distribuiti nelle maggiori città industriali come Canton, Chongqing e Shenzhen, più di trenta produttori – fra i quali Chery, Geely, BYD - hanno annunciato passi importanti in questa direzione. Per esempio la prima casa cinese, Shanghai Automotive Industry Corporation Group (SAIC), ha investito oltre 12 miliardi di yuan (oltre un miliardo di euro) nella ricerca e sviluppo dei motori ecologici con l'obiettivo di lanciare il suo marchio verde nel 2010 con il modello ibrido Roewe 750. Lo stesso vale per Geely che vorrebbe presentare il modello elettrico Geely Panda entro il prossimo anno. Negli scorsi giorni la stampa locale ha scritto che la Cina ha sorpassato gli Stati Uniti come primo mercato mondiale di automobili: 6 milioni di vetture vendute nella prima metà del 2009, con una crescita del 17,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (dati della China association of automobile manufacturers, CAAM). Ma anche su queste cifre gli esperti raccomandano prudenza. Diversamente dagli Stati Uniti, per esempio, la Cina include nel numero dei veicoli venduti anche i camion pesanti.