Shanghai, 21 agosto - Canton mette in campo misure cautelative in vista dei prossimi Asian Games (ASIAD), la competizione sportiva che ogni quattro anni richiama i migliori atleti dei paesi asiatici. I provvedimenti ad hoc mirano a creare standard internazionali di accoglienza. Sono due i settori che fanno la parte da leone: alimentare e tutela dell'ambiente. La 16th edizione degli ASIAD - in programma dal 12 al 27 novembre 2010 - si terrà in un periodo dell'anno in cui l'inquinamento atmosferico nella provincia del Guandong generalmente supera i livelli di guardia. Il governo locale gioca d'anticipo per migliorare la qualità dell'aria: l' ufficio preposto alla protezione ambientale ha investito 60 milioni di euro – che vanno ad aggiungersi ai 180 ottenuti da fondi privati - su un piano di riqualificazione ambientale che dovrebbe garantire aria respirabile per gli atleti e gli ospiti olimpici. La prima misura riguarda il blocco produttivo delle fabbriche più inquinanti: a partire dalla fine del 2009, 32 stabilimenti chimici fermeranno le macchine. L'opera di smantellamento è iniziata tre anni fa con la chiusura di 91 cementifici con bassa capacità produttiva, mentre agli impianti industriali con elevato tasso di emissione di biossido di zolfo - fra cui le branch locali di Sinopec e Paper Group - è stato imposto di completare gli impianti di depurazione entro il 2010. "Le emissioni di biossido di zolfo sono tra le principali fonti di inquinamento atmosferico; nonostante dal 2004 al 2008 siano state ridotte di quasi il 50%, l'obiettivo prefissato è ancora lontano", hanno dichiarato gli esperti. A lanciare l'allarme sono stati i risultati di una ricerca condotta all'Università di Pechino secondo cui circa il 40% dell'inquinamento della Provincia del Guandong è ascrivibile ai centri urbani. Le autorità locali hanno quindi esteso il piano di tutela ambientale – inizialmente incentrato nella città di Canton - all'intera Provincia. Ma anche la qualità degli alimenti è nell'occhio del ciclone. E' previsto un ispettorato che garantirà agli ospiti olimpici la distribuzione di alimenti controllati, secondo le norme previste dagli standard nazionali. Un lavoro certosino lo faranno gli ispettori che monitoreranno, per esempio, le modalità di packaging e di trasporto delle bevande naturali. Inoltre alcuni piatti "estremamente tipici" saranno banditi dalle mense e dai ristoranti, e in altri casi sarà d'obbligo per il ristoratore di esporre sulla carta gli ingredienti – sia in cinese che in inglese - per prevenire reazioni allergiche o scongiurare il rischio di intossicazioni alimentari. Canton spera così di invogliare alla tradizione culinaria locale, preservandone una immagine edulcorata.