di Sonia Montrella
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Roma, 19 mar.- Pechino e Tokyo hanno avviato oggi a Tokyo i primi colloqui sulla sicurezza dopo quattro anni, concordando sulla necessità di avviare un dialogo franco. Sull'agenda dei funzionari per gli Affari Esteri e la Difesa dei rispettivi Paesi un meccanismo di comunicazione marittima per evitare scontri e incidenti nel Mar Cinese Orientale.
Proprio in quelle acque va in scena da tempo il principale braccio di ferro tra le prime due potenze asiatiche che si contendono la sovranità territoriale delle isole Diaoy/Senkaku: un insieme di scogli disabitati, ma ricchi di risorse energetiche e collocati in posizione strategica, amministrati dal Giappone e rivendicati dalla Cina. Le temperature dei rapporti si sono surriscaldate negli ultimi anni dopo la nazionalizzazione nell'agosto del 2012 di alcune delle isole dell'arcipelago da parte di Tokyo. Alla disputa sui mari, si aggiunge il sentimento anti-nipponico dei cinesi per i crimini di guerra commessi dall'esercito giapponese durante il conflitto sino-giapponese e riportato a galla dalle visite del premier Shinzo Abe al tempio di Yasukuni: il monumento ai caduti nella Seconda guerra mondiale, che tra i 2,5 milioni di soldati sepolti conta anche coloro che Pechino definisce 14 "supercriminali responsabili delle peggiori atrocità" durante l'invasione nipponica in Cina, durante la quale, secondo gli storici, oltre 25mila cinesi persero la vita.
"La Cina attribuisce grande importanza al dialogo e alle consultazioni" ha sottolineato Liu Jianchao, assistente del ministero degli Esteri cinese. "Auspico che entrambe le parti possano mettere da parte le divergenze per il bene comune, per promuovere la cooperazione e rinsaldare la fiducia".
Per il vice ministro degli esteri giapponese, Shinsuke Sugiyama , "Si può dire che le relazioni sino-giapponesi sembrano avanzare gradualmente dal summit dello scorso novembre tra il premier Shinzo Abe e il presidente Xi Jinping. "E' un fatto che sia il Giappone che la Cina sono preoccupati per le rispettive politiche di difesa. Ci aspettiamo che i due Paesi promuoveranno la comunicazione nei campi della difesa".
L'incontro anticipa di due giorni il meeting di Seul di sabato, quando i ministri degli esteri di Cina, Giappone e Corea del Sud la prima volta dopo tre anni riavvieranno i meccanismi di cooperazione.
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