Pechino, 8 giu.- Mancano meno di 24 ore all'ultimo esame del dossier di quella che potrebbe dimostrarsi la più grande offerta pubblica d'acquisto di tutti i tempi e, nonostante le voci negative che si sono levate da più parti negli ultimi giorni, Agricultural Bank of China conferma i suoi obiettivi. "Stiamo riscontrando un enorme interesse verso questa IPO- ha dichiarato al Wall Street Journal un executive dell'AgBank che ha preferito rimanere anonimo- e puntiamo a ottenere tra i 20 e i 30 miliardi di dollari. Tra gli investitori principali, potrebbero esserci sia fondi sovrani stranieri che hedge fund". Con 320 milioni di clienti nel 2009 e 23624 agenzie, Agricultural Bank of China – completamente controllata dallo Stato- è la più importante banca di mutui di tutta la Cina, ma è l'unica tra le "4 grandi" a non essere ancora quotata: secondo il prospetto pubblicato venerdì scorso- che non ha ancora rivelato il prezzo di quotazione- l'istituto metterà sul mercato una quota del 15% del capitale con una doppia offerta pubblica iniziale sulle borse di Shanghai (22.235 miliardi di nuove azioni) e Hong Kong (25.411 miliardi). Ma nell'ultimo periodo molti analisti hanno rivisto al ribasso le loro previsioni sull'IPO: se il Financial Times ritiene che la quota raccolta non supererà i 20 miliardi di dollari, altri osservatori ritengono più probabile che Agricultural Bank of China si attesti intorno ai 18 miliardi, una cifra che impedirebbe all'istituto di superare il record dei 22 miliardi di dollari raccolti da Industrial and Commercial Bank of China nel 2006. In molti sottolineano che il numero di nuove azioni emesse è ridotto rispetto alle aspettative e che il valore delle altre banche cinesi già quotate è in diminuzione: a pesare sulle stime, soprattutto, è il fatto che tutti gli altri istituti di credito sono impegnati e emettere nuovo debito per fare fronte all'enorme mole di prestiti concessa l'anno scorso su impulso del governo, per un totale record da 9590 miliardi di yuan. Si temono, inoltre, le restrizioni che il governo sta attuando da tempo per frenare un settore immobiliare in evidente stato di ebollizione. Ieri il benchmark Shanghai Composite è sceso dell'1.6%, mentre la borsa di Shenzhen aveva perso lo 0.2%, con i titoli bancari che avevano ottenuto i risultati peggiori: "L'imminenza dell'IPO di Agricultural Bank ha prodotto un effetto negativo su tutti i titoli del settore" ha commentato Cao Xuefeng, analista della Western Securities. Il prezzo di quotazione dell'ultima grande banca cinese a entrare in borsa avrà un pesante impatto sui mercati.
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