Pechino, 2 set.- Fiammata nella vendita di autovetture in Cina nel mese di agosto: secondo il China Automotive Technology and Research Center, un centro studi del governo con sede a Tianjin, gli acquisti di autoveicoli passeggeri sono aumentati del 55.7% anno su anno, per un totale di 1.21 milioni di nuove automobili. "Pensiamo che l'impennata sia dovuta tanto all'introduzione di nuovi modelli che alle condizioni più vantaggiose applicate il mese scorso" ha dichiarato il direttore di CATRC Zhao Hang, secondo il quale è anche aumentata la domanda di veicoli giapponesi ed europei. In aumento anche la vendita di auto a basso tasso d'inquinamento (+32%, per un totale di 129600 unità), anche grazie ai sussidi governativi concessi su questa classe e sugli autofurgoni più piccoli, che ammonta a 3mila yuan (circa 343 euro).
Gli aumenti cinesi sono in stridente contrasto con i dati che arrivano dall'altra parte del Pacifico: secondo AutoCorp. la vendita di automobili negli Stati Uniti ha attraversato l'agosto peggiore dal 1983 con 997mila unità, il 5% in meno rispetto al mese di luglio, e tutte le maggiori case, da General Motors (-11% anno su anno) a Toyota (-34%) , da Honda a Ford (-11%), hanno registrato notevoli perdite. La stessa GM ha però conseguito ottimi risultati in Cina, riportando un aumento delle vendite anno su anno del 19.2%, e ha piazzato circa un milione e mezzo di unità nei primi otto mesi del 2010. Pechino, insomma, continua a confermarsi il primo mercato automobilistico del mondo dopo aver scalzato dal podio Washington nel 2009, quando nel Paese di Mezzo si sono venduti 13.6 milioni di veicoli a fronte dei circa 10 milioni venduti negli USA. Gli esperti del settore, tuttavia, ritengono che le vendite a fine 2010 saranno cresciute di circa il 20%, ben al di sotto del balzo del 45% al quale si era assistito alla fine del 2009.
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