AG BANK: RISULTATO MODESTO ANCHE A HK
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AG BANK: RISULTATO MODESTO ANCHE A HK

AG BANK: RISULTATO
MODESTO ANCHE A HK

Finanza
AG BANK: RISULTATO MODESTO ANCHE A HK
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Pechino, 16 lug. – Alla borsa di Hong Kong Agricultural Bank of China si solleva lievemente rispetto ai deludenti risultati ottenuti a Shanghai, ma non riesce comunque a convincere o entusiasmare gli investitori: la seconda parte del doppio debutto di Ag Bank si è chiusa con un rialzo del 2,2%, ben lontano dalle aspettative tra il +5% e il +6% di numerosi analisti. Ieri le quotazioni dell'istituto bancario avevano guadagnato un modestissimo 0,75%, tanto che secondo alcuni trader il titolo non aveva ceduto solo grazie alla volontà politica di sostenere le azioni al di sopra del prezzo di offerta. Agricultural Bank of China era rimasta l'ultima delle quattro grandi banche cinesi a non essere ancora quotata in borsa, ma il suo risultato si mantiene di gran lunga inferiore all'esordio delle altre sorelle: nel 2006, ad esempio, Industrial and Commercial Bank of China e Bank of China erano entrambe balzate del 15% nel primo giorno di contrattazioni ad Hong Kong. Quella che era stata annunciata come "la più grande IPO del mondo" rischia il flop? L'obiettivo di raccogliere 30 miliardi di dollari, abbattendo il record di ICBC che nel 2006 ne rastrellò dai mercati ben 22, sembra sempre più lontano; ma tra Shanghai e Hong Kong l'istituto di credito potrebbe comunque arrivare a ottenere lo stesso risultato – inclusa la greenshoe – conseguito dalla "sorella maggiore". Nata negli anni '50 per sostenere con il suo credito le immense aree rurali cinesi, Agricultural Bank of China – completamente controllata dallo Stato – vanta 320 milioni di clienti nel 2009 e ben 23624 agenzie disseminate su tutto il territorio, ma è anche considerata la più debole tra le "quattro grandi", a causa della clientela prevalentemente rurale e del peso dei prestiti erogati per sostenere le politiche di sviluppo del governo nelle campagne. Dopo l'imponente aumento del credito registrato l'anno scorso – ben 9590 miliardi di yuan, che hanno suscitato timori e restrizioni da parte dell'authority bancaria di Pechino – tutti i principali istituti bancari cinesi sono alla ricerca di nuova liquidità.
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