ACCORDO UNIVERSITA' BOLOGNA-PECHINO

Roma, 4 gen.- L'Università di Bologna guarda alla Cina: la Facoltà di Scienze Motorie ha siglato un accordo con la Beijing Sport University, la più importante accademia sportiva dell'Impero di Mezzo. "Mi aspetto che l'accordo serva da stimolo per la crescita delle scienze dello sport a Bologna" dice Antonio Cicchella, Ricercatore della Facoltà in Metodi e Didattiche delle Attività Sportive, che su delega del Preside si è recato a Pechino per firmare il patto.
Con oltre 15mila studenti e più di 1.200 docenti, la Beijing Sport University ha un campus che offre immense opportunità agli studenti che vogliono volare in Cina per un periodo di formazione: 2 piste di atletica coperte, 2 piscine di cui una olimpionica, 8 palestre polifunzionali, 4 palazzetti dello sport per basket, pallavolo, tennis e calcio. La BSU, inoltre, è nota per un Centro Ricerche per lo Sport all'avanguardia, che copre un'area di circa 2.000 mq e comprende una palestra ipobarica -in grado di simulare al proprio interno le condizioni ambientali che si trovano all'altitudine di 6.000 metri- e diversi laboratori di ricerca nel campo della fisiologia dell'esercizio, biochimica, anatomia e biomeccanica dello sport.
"Per uno studente italiano, studiare o fare ricerca in una struttura come la BSU è un'enorme occasione per la formazione- dice Cicchella -, la paragono a una squadra di basket che ingaggia un allenatore straniero o un giocatore straniero o invia un proprio giocatore all'estero: tutta la squadra e anche i singoli ne beneficiano, perché queste esperienze portano una mentalità innovativa, che fa crescere il gruppo".
Bologna aveva già stretto un accordo simile con l'Università di Shanghai, che attualmente ospita una ricercatrice italiana: come si svolgeranno gli scambi con Pechino? "Purtroppo, a seguito della legge 240/2010 e dei tagli a cui sono sottoposte da anni le Università, viene a mancare il supporto economico dell'Ateneo al progetto quindi, per finanziare eventuali collaborazioni scientifiche dovremo sperare nel sostegno di qualche sponsor esterno. Per gli studenti italiani il Ministero Affari Esteri offre borse di studio per recarsi in Cina. I nostri studenti che volessero recarsi là potranno prendere parte gratuitamente ai corsi della BSU" spiega Cicchella.
Se l'università cinese ovviamente, eccelle nel campo delle arti marziali, i suoi atleti e studenti hanno raggiunto posizioni di vertice anche nel basket, nella ginnastica artistica e ritmica e nei tuffi, come anche nell'atletica leggera, nel ping-pong e nel badminton. Ma lo scambio non funziona solo dall'Italia alla Cina: "A Bologna, il Collegio di Cina offre borse di studio per studenti cinesi che volessero venire presso il nostro Ateneo" racconta Cicchella.
Alla BSU si allenano numerosi campioni olimpionici protagonisti dei Giochi di Pechino 2008: da oggi, anche gli studenti bolognesi possono condividere la loro esperienza e le strutture nelle quali si sono formati.
di Antonio Talia
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