di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 9 mar. - Cina e Russia firmeranno un accordo finale sul gas che transiterà attraverso la condotta della Siberia occidentale entro la fine dell'anno. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ieri. "Cominceremo appieno i lavori di costruzione della linea orientale e firmeremo un accordo di cooperazione per la linea occidentale". Un primo accordo sulla condotta occidentale era stato raggiunto a novembre scorso dai due giganti degli idrocarburi, Gazprom e Cnpc, durante la visita a Pechino del presidente russo, Vladimir Putin per trenta miliardi di metri cubi all'anno, in transito dalla condotta che passerà per i monti Altai, anche se ancora restano da definire molti dettagli, tra cui il prezzo finale per il gas russo.
La condotta occidentale è stata uno degli argomenti di discussione tra il vice premier esecutivo cinese, Zhang Gaoli, e il Ceo di Gazprom, Alexei Miller, giunto a Pechino a metà febbraio per discutere con il governo cinese dei temi della cooperazione energetica tra i due Paesi. Zhang ha chiesto al Ceo di Gazprom di accelerare i lavori di realizzazione della condotta: nell'incontro i due hanno stabilito, poi, per l'altro gasdotto, la Power of Siberia lunga quasi quattromila chilometri, il passaggio in una zona di confine attraversata dal fiume Amur. L'inaugurazione dei lavori della condotta, a cui aveva preso parte lo stesso Zhang, era avvenuta a settembre scorso, ma i lavori stanno procedendo a rilento, a causa delle rigide condizioni dell'inverno siberiano, e di divergenze tra Pechino e Mosca per il finanziamento del progetto.
Oltre alle condotte e ai maxi accordi, di recente sono apparse altre possibilità di intesa tra Russia e Cina, con Mosca che avrebbe offerto a Pechino la partecipazione, con quote di maggioranza, in alcuni giacimenti strategici di gas e petrolio del Paese, superando una "barriera psicologica", come l'ha definita il vice primo ministro, Arkady Dvorkovich, "che ora non esiste più", e che vede la possibilità di grossi investimenti nel settore da parte della Cina, come sottolineato dallo stesso Dvorkovich.
Cina dal governo primo si a zona speciale per lo shale gas in Sichuan
09 marzo 2015
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