A GUIZHOU SCONTRI TRA POLIZIA E CITTADINI
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A GUIZHOU SCONTRI TRA POLIZIA E CITTADINI

A GUIZHOU SCONTRI
TRA POLIZIA E CITTADINI

Politica Interna
A GUIZHOU SCONTRI TRA POLIZIA E CITTADINI
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Pechino, 12 ago.- A meno di 15 giorni dagli scontri avvenuti nella regione autonoma dello Xinjiang, un nuovo focolaio di proteste si è acceso in Cina. A fare da sfondo alla rivolta, questa volta, è stata la contea di Qianxi, nella provincia sudoccidentale del Guizhou, dove giovedì sera migliaia di cittadini sono scesi in strada per protestare contro un agente della polizia colpevole di aver maltrattato il proprietario di un auto parcheggiata in divieto di sosta.  In un Paese in cui gli abusi di potere da parte delle autorità pubbliche nei confronti dei cittadini sono sempre più frequenti, l'episodio ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Immediata la reazione delle persone che si erano radunate intorno ai due.

 

Secondo la ricostruzione dell'agenzia di stampa cinese Xinhua, i rivoltosi hanno subito accerchiato alcune macchine della polizia, che nel frattempo erano arrivate sul posto per sedare la protesta, dando così il via agli scontri. Una rivolta culminata con l'incendio di 5 volanti della polizia e con la distruzione di altre 10. La  folla si è dispersa alle 3 del mattino e 10 sospettati sono già stati arrestati, rende noto sempre la Xinhua.

 


Nel frattempo, come da copione, le parole "Qianxi", "Guizhou" e "tumulti" risultano bloccate da questa mattina sul sito Weibo. Una misura cui il governo cinese ricorre spesso per tenere circoscritti i singoli episodi ed evitare che il malcontento si diffonda tra la popolazione cibernetica.  

 

Prevaricazioni etniche, povertà, inflazione, abusi di potere e pugno duro del partito comunista cinese: quella di Qianxi è solo l'ultima di una lunga serie di rivolte e manifestazioni, pacifiche e non, che ogni anno esplodono in Cina alimentate dal malcontento sociale.  Secondo le stime di due ricercatori dell'Università Nankai, nel 2009 sono state registrate in tutto il Paese circa 90mila sommosse popolari. E sono in molti a ritenere che le cifre siano in realtà molto più alte. I dati della Nankai, tuttavia, bastano a evidenziare un notevole incremento degli episodi rispetto agli anni precedenti: nel 2007 - fa sapere l'Accademia Cinese di Scienze Sociali – i tumulti ammontarono a 80mila, 20 mila in più rispetto all'anno precedente.

 

di Sonia Montrella

 

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